Al parco della Cappuccina sono comparsi alcuni attrezzi per fare ginnastica liberamente. Sette o otto postazioni ginniche sono state installate dal Comune nelle adiacenze del sentiero cementato nel lato del parco che affaccia verso gli orti di via Nuova Ponente, sul lato ovest del cimitero. Si tratta di stazioni colorate di un bel rosso acceso che riprende quello del "filo" che attraversa il parco simboleggiando il filo della maglia che ha reso celebre Carpi. Ma la colorazione sembra essere l'unico elemento che tiene insieme quest'area sportiva.
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Dislocate un po' a destra e un po' a sinistra del serpentone di cemento in ordine sparso, le postazioni – complce anche l'assenza di una qualunqu recinzione protettiva – non danno l'idea compiuta di un'area destinata allo sport-benessere quanto piuttosto di installazioni posizionate un po' casualmente qua e là a punteggiare il verde del parco. L'assenza anche di un filo conduttore di quello che dovrebbe essere un percorso benessere non aiuta certo l'utente medio a comprendere una sequenza ideale di allenamento. Le targhette adesive poste sugli attrezzi spiegano infatti troppo sinteticamente l'utilizzo dei singoli attrezzi, che affrontati senza una guida hanno più una connotazione ludica che sportiva.
Con il rischio concreto che poi diventino altro, ovvero territorio di bivacco. Se il concetto di sport libero, gratuito e alla portata di tutti non può insomma che essere apprezzabile, servirebbe però anche dare alle installazioni un senso di maggiore compiutezza, con una disposizione più lineare e magari qualche Qr code che possa illustrarne meglio l'utilizzo. Diversamente, il loro utilizzo non potrà che essere quello degli altri presunti percorsi-salute presenti in alcuni parchi cittadini (vedi Resistenza): pressoché nullo.