Grazie a un corso allo Ial di Serramazzoni il solierese Luca Serri ha trovato il lavoro della sua vita

Faceva l’informatico e il ‘buttafuori’, adesso alleva api e produce miele bio

Strano percorso lavorativo per il solierese Luca Serri: per vent’anni ha lavorato di giorno come tecnico informatico e, di sera come addetto alla sicurezza nelle discoteche (è alto 1,95 metri e pesa 100 chili, diciamo che aveva «le physique du rôle»). Oggi il 48enne Luca Serri, ex “buttafuori”, è un apicoltore e produce miele. La sua azienda agricola –Soleterra – si trova a Soliera e ha un punto vendita anche a Lesignana di Modena. «Ho deciso di cambiare vita qualche anno fa a causa di problemi sul lavoro – racconta –. Ho frequentato un corso di formazione sui prodotti tipici dell’Emilia-Romagna finanziato dalla Regione e gestito dallo Ial, la scuola alberghiera di Serramazzoni. L’esperienza formativa ha superato ogni mia aspettativa e mi ha aperto molte strade. Non sapevo nulla di apicoltura, ma mi sono entusiasmato e ho scelto di diventare “pastore delle api”».

Oggi Serri ha trecento alveari dislocati tra Soliera e l’Appennino. In ciascuno di essi vivono attualmente circa 30mila api, che in estate arrivano fino a 100mila e raccoglie miele “antico”, biologico e di varie essenze. Soleterra potrà essere visitata dal pubblico il prossimo 17 novembre in occasione della seconda edizione di Mielerie aperte, l’iniziativa organizzata dall’Unione nazionale associazioni apicoltori italiani per far conoscere le varietà dei mieli e il mondo delle api che sono fondamentali per l’equilibrio naturale e la salvaguardia dell’ambiente.

(Nella foto: l’apicoltore di Soliera con alcune delle sue arnie in Appennino)