Emergenza climatica

La caccia ai condizionatori, gli orsi in piscina, gli incendi e le vittime: l'anomalo caldo canadese vissuto da una carpigiana

Serena Lodi vive da cinque anni a Vancouver, dove nei giorni scorsi si sono registrate temperature oltre i 40 gradi

I segni del global warming, il surriscaldamento globale, e dei mutamenti climatici sono balzati agli onori delle cronache di quest’estate 2021 soprattutto per quanto recentemente accaduto in Germania e in Canada. Ma se l’estate tedesca è stata segnata da piogge torrenziali che hanno messo in ginocchio un’intera regione, in Canada è stato un insolito caldo oltre i 40 gradi a farla da padrone. Una situazione anomala che ha vissuto sulla propria pelle la carpigiana Serena Lodi (nella foto col marito Luca Gualtieri), che vive a Vancouver da cinque anni. «Negli ultimi giorni di giugno nella provincia del British Columbia le temperature sono arrivate a 40 gradi ma ci sono stati picchi più alti in altre zone, fino a 45 gradi – racconta Serena – La temperatura record è stata registrata a Lytton, a nord est da qui, dove hanno toccato i 49,6 gradi che hanno poi favorito un incendio che ha devastato la cittadina. I climatologi sono molto preoccupati e nessuno si dà una spiegazione di come sia stato possibile. Ma dicono che col riscaldamento globale potrebbe ricapitare e sarà fondamentale farsi trovare pronti».

(prosegue sotto)

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