Chiuso il contenzioso con la ditta: via i pannelli fotovoltaici dalle coperture di sette fra palestre e scuole

Fotovoltaico che arriva (a nord di Fossoli) e fotovoltaico che invece se ne va via. Si tratta dei pannelli installati su sette edifici di proprietà comunale e precisamente sulle scuole Focherini e Fassi, sulle palestre Gallesi, Da Vinci e Fassi, sull'ambulatorio e sul canile di via Bertuzza, a Fossoli, ora destinati a esser rimossi per un vicenda che risale a più di dieci anni fa. Ad aggiudicarsi l'installazione, per un costo stimato in poco più di 900mila euro a carico della ditta, e per un canone annuo di 22mila 800 euro più Iva da versare al Comune, era stata nel 2012 la Società Meridionale Impianti di Caponago (Monza-Brianza). Il fatto è che, effettuate le installazioni e nonostante le sollecitazioni da parte dell'Amministrazione comunale, non si è mai arrivati alla sottoscrizione di un contratto. E così, il 2 dicembre 2020 il Comune ha revocato in autotutela la concessione: un atto subito impugnato dalla ditta che è ricorsa al Tar, chiedendo un indennizzo di 296mila euro e misure cautelari che, in sede civile, si legano alla prevenzione di danni per le lungaggini della causa o al danno temuto o al sequestro giudiziario. segue

 

 

Il Comune ha resistito in giudizio e il Tar gli ha dato ragione, rigettando la richiesta di misure cautelari e condannando la ditta a rifondergli 2mila euro. Ma sulla questione più importante, il ricorso della ditta contro il ritiro della concessione, un legale consultato dagli uffici comunali ha consigliato di porre fine alla contesa arrivando a una transazione. E questo per una serie di motivi: l'urgenza dell'Amministrazione comunale di effettuare lavori di manutenzione sulle coperture della Focherini; il timore di perdere la causa e di dover risarcire la ditta; la necessità di recuperare i canoni di affitto non pagati. Così è stato. La scrittura privata che chiude il contenzioso prevede che la Società Meridionale Impianti si impegni a rimuovere tutti i pannelli fotovoltaici, peraltro con accertamento in contraddittorio di eventuali danni arrecati, rifondendo i canoni degli anni 2018, 2019 e 2020 (in tutto, 75mila euro, Iva inclusa). Il Comune si impegna a propria volta a rinunciare a riscuotere la fideiussione depositata dall'azienda ed entrambe le parti rinunciano a ogni ulteriore passo, mentre la ditta ritirerà il ricorso al Tar e le spese giudiziarie verranno compensate, nel senso che ognuno pagherà le proprie. E i pannelli spariranno.