Carpi sui giornali. Un segnale di fiducia da Chimar. L'emergenza, tra ottimismo e incognite. La scomparsa di Angelo Giocolano

Si percepiscono sensazioni contraddittorie, oggi, dai quotidiani modenesi. I dati del contagio rincuorano, c'è una frenata notevole per l'intera provincia, pur in presenza di un aumento dei test. La terapia intensiva ha visto un numero di dimessi superiore a quello dei ricoverati e i posti disponibili sono largamente sufficienti. Si liberano anche posti letto Covid. Restano però i decessi, le case di riposo sono divenute sorvegliate speciali, ma soprattutto si capisce che la storia sarà lunga, che non ci sarà un giorno X con un liberi tutti, che occorrerà prevedere una fase di convivenza con il virus. C'è la preoccupazione che i prossimi ponti festivi producano un abbassamento della soglia di guardia e si guarda con molta ansia al futuro dell'economia. Di tutto questo si fa interprete oggi il presidente Stefano Bonaccini in una lunga intervista al Carlino nella quale ribadisce il primato assegnato alla lotta contro il Coronavirus, ravvisabile nella conferma da parte della Regione di misure restrittive come la chiusura dei parchi e giardini pubblici, il divieto di jogging e passeggiate a piedi o in bicicletta, se non per ragioni legate agli approvvigionamenti. Per la ripresa delle attività, alle quali si guarda bene di assegnare una data, Bonaccini – oltre a ricordare il nulla osta concesso alle spedizioni delle merci da parte delle imprese, purché vengano osservate le precauzioni e si estenda il tele-lavoro – richiama la propria proposta avanzata al governo di una cabina di regia nazionale che definisca orari e modalità di riapertura delle attività economiche.