Carpi sui giornali. Commozione in città per la morte del motociclista. Al via il cantiere di San Nicolò. Si indaga sul furto di farmaci

E' la morte di Gianluca Mantovani, il motociclista 54enne scontratosi giovedì in via Liguria con un'auto proveniente dalla direzione opposta, a tener banco oggi sulle pagine locali di Carlino e Gazzetta. I quotidiani si soffermano soprattutto sull'impressione suscitata in città, dove tanti conoscevano la vittima e la sua passione per la motocicletta, e sulle parole commosse della compagna che lo ricorda come una persona solare, sorridente e gioviale. Viene ricostruita anche la biografia professionale di Mantovani che, dopo aver lavorato come dipendente, a cinquant'anni aveva deciso di ripartire, allestendo in via Sabotino un laboratorio di falegnameria – il legno era un'altra delle sue passioni – al quale aveva dato il nome di "Bottega Mastro Falegname”. Le esequie, dalla funeral home TerraCielo, si terranno lunedì alle 15: la compagna ha chiesto agli amici motociclisti di Mantovani della “Compagnia della spinta” di salutarlo con il rombo dei loro mezzi. Proseguono intanto gli accertamenti sulla dinamica dell'incidente (foto Carlino Quotidiano Net): sul conducente della vettura, come vuole la prassi a sua tutela, la Gazzetta informa che è stato aperto un fascicolo per omicidio colposo.

 

 

L'altra notizia del giorno è l'avvio ufficiale del cantiere per il consolidamento e il restauro del tempio di San Nicolò, presentato ieri mattina in conferenza stampa dal sindaco Bellelli, con l'assessore Truzzi e il direttore dei lavori, l'architetto Enrico Vincenzi. Occorreranno due anni di lavori sostenuti da uno stanziamento di 2,8 milioni di euro, suddivisi al 50 per cento tra opere edili, quelle partite ieri, e restauro artistico che deve ancora essere aggiudicato.

La Gazzetta riprende oggi la notizia, anticipata da Voce l'altro ieri, del dipendente dell'Ausl sospeso e denunciato all'autorità giudiziaria dall'Azienda, per aver sottratto dal magazzinino della Peditaria e nella farmacia dello stesso reparto del Ramazzini un certo quantitativo di farmaci e presidi ospedalieri. L'accusa è di furto aggravato e sul caso è stata aperta un'inchiesta per accertare i fatti. Nel frattempo, l'operatore è stato rinviato a giudizio e sarà sottoposto a processo.