Carpi, Confesercenti sull'ex Mercato Coperto di piazzale Ramazzini

Necessario un confronto tra amministrazione e associazioni per recuperarlo rapidamente

"Un contenitore strategico per la vitalità e l’attrattività del centro storico che va perciò recuperato". Così Confesercenti si esprime in una nota stampa a proposito dell’ex Mercato Coperto di Carpi, che con la sua chiusura ritiene abbia provocato uno squilibrio dell’offerta per il comparto alimentare commerciale che risulta ora insufficiente, causando peraltro un disservizio per i residenti e, più in generale, per tutti coloro che si recano in centro per fare shopping. 

"A ciò si aggiunge che la struttura, ubicata in una delle porte di accesso più prestigiose della città, costituisce un pessimo biglietto da visita essendo oggi consegnata al degrado - continua Confesercenti - È paradossale constatare che, mentre il vecchio Mercato Coperto di piazzale Ramazzini, un insediamento commerciale piccolo ma strategico (in tutto 800 metri quadrati), è ormai abbandonato, sono maturati negli ultimi anni i presupposti urbanistici per la creazione di due enormi centri commerciali da oltre 50 mila metri quadrati nell’area compresa tra via dell’Industria e la tangenziale Losi, che hanno così determinato uno spostamento in periferia del baricentro commerciale, con grave danno per il commercio tradizionale. Tutto questo avviene mentre la Regione ha approvato lo stanziamento di incentivi per contrastare lo spopolamento dei centri storici dei comuni, tra i quali anche Carpi, colpiti dal sisma del 2012. Chiediamo quindi all’amministrazione comunale di agire sostenendo il recupero e la riqualificazione dell’esistente, evitando così di consumare ulteriore territorio e dando davvero sostanza al tanto evocato saldo zero. Appare necessario, come sosteniamo da tempo, che al tavolo di confronto con le associazioni istituito dall'Amministrazione comunale si parli anche dell'impianto strategico di sviluppo della città a misura di piccola e media impresa e di interventi compensativi a favore degli assi commerciali penalizzati da nuove aperture di grandi superfici di vendita. Il Comune – conclude Confesercenti – rispetto al futuro del Mercato Coperto deve provvedere rapidamente, di concerto con le associazioni di categoria, ad emanare un bando per affidare a terzi la gestione della struttura, che deve mantenere la sua destinazione d’uso storicamente riconosciuta, cioè quella commerciale alimentare.

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