Calzolari replica ad Arletti: nessun no a disabili dai centri estivi. Due ritratti: Liliana Cavani e Brunella Gherardi

Due ritratti e una notizia, oggi, sulle pagine carpigiane di Gazzetta e Carlino. La notizia è il botta e risposta ospitato dalla Gazzetta tra la consigliera Annalisa Arletti, e l'assessore ai Servizi sociali, Tamara Calzolari, sui presunti “no” a ragazzi e bambini disabili, che sarebbero stati opposti dai centri estivi per mancanza di risorse. Il caso era stato sollevato ieri dalla consigliera di Fratelli d'Italia che, a fronte di quelli che le erano risultati dei rifiuti giustificati dall'impossibilità economica di ingaggiare insegnanti di appoggio, ha presentato una interrogazione alla Giunta per conoscere il numero delle domande accolte e di quelle respinte e per chiedere un impegno finanziario ulteriore da parte del Comune, oltre ai 100 mila euro già stanziati. A stretto giro di posta è arrivata la replica dell'assessore Calzolari: nessun bambino, ragazzo o ragazza disabile è stato rifiutato dai centri estivi, che hanno potuto disporre di uno stanziamento di 220 mila euro. E se il caso è stato sollevato perché per un ragazzo disabile era stato richiesto di tenerlo al centro estivo 15 ore, il motivo sta tutto nel fatto che oltre le otto ore di permanenza il servizio non è sostenibile, e non per mancanza di risorse.

 

E ora i ritratti. Il Carlino lo dedica a Liliana Cavani dopo l'annuncio della mostra che il Comune allestirà in Sala dei Cervi nell'ambito del FestivalFilosofia, dal titolo "Il portiere di notte. Libertà della perdizione”, a cura di Francesca Brignoli. La mostra valorizzerà i materiali già donati dalla regista alla Fondazione a lei intitolata e tutti afferenti alle riprese e alla lavorazione di una delle sue pellicole più famose, "Il portiere di notte”, appunto. Il ritratto si conclude con i ricordi d'infanzia di Liliana Cavani, inevitabilmente legati ad alcuni angoli di Carpi, città, dice, dove non ha più una casa, dopo la scomparsa della madre.

 

L'altro ritratto è quello che la Gazzetta fa di Brunella Gherardi, della quale viene ricordato l'addio, comunicato “con sobria eleganza”, sottolinea la Gazzetta, al negozio di abbigliamento bimbo che ha avuto il merito di portare per primo a Carpi i grandi nomi della moda bimbo, come Moschino, Ferré, Armani, Versace, mantenendo sempre uno standard di offerta elevatissimo, lo stesso che ha permesso alla titolare di essere selezionata per entrare nell'esclusivo club del Pitti Vip.