Assolto Morelli, partirà l'attacco di Tartari. Stefania Gasparini: il distretto tessile c'è, servono progetti innovativi

Sia pure in modo indiretto, continuano a tener banco, sulle pagine locali di Carlino e Gazzetta di oggi, i due temi di ieri: l'assoluzione di Simone Morelli e la situazione creatasi alla Manifattura Riese, con la messa in liquidazione dell'azienda che la proprietà ha ceduta a una fiduciaria milanese.

 

E' la Gazzetta ad aprire con gli strascichi della sentenza assolutoria andando a recuperare una questione rimasta in sospeso, proprio in attesa di quel verdetto: la causa per danni che l'ex dirigente e braccio destro di Morelli, l'architetto Diego Tartari (nella foto con Morelli), è pronto a intentare al Comune di Carpi non solo per averlo sospeso dall'incarico per quattro mesi in relazione alle presunte forzature amministrative rivelatesi poi insussistenti, ma anche per le conseguenze che gli sarebbero derivate sul piano professionale per effetto di una sospensione che avrebbe indotto altre pubbliche amministrazioni a non assegnargli lavori. Il giornale parla di un risarcimento di diverse decine di migliaia di euro al quale è presumibile che il Comune di Carpi si opporrà assegnando l'incarico a un legale.

 

 

La Manifattura Riese ritorna invece in apertura del Carlino con l'intervista all'assessore alle Attività produttive e Vicesindaco, Stefania Gasparini. Nel concreto, l'amministratrice informa che il Comune è impegnato nella ricerca dell'effettivo proprietario dell'azienda, che riceverà una delegazione  dei lavoratori e che si aprirà un tavolo regionale con l'assessore Vincenzo Colla per vedere come far fronte alla crisi dei distretti tessili. Più in generale, Gasparini si dice convinta che la crisi si possa affrontare con progetti che interessino tutto il distretto, nella direzione della nuove modalità di acquisto e di consumo da parte di una clientela che chiede prodotti sostenibili e innovativi. Si dice convinta, Gasparini, che il distretto della moda esiste ancora, anche se non più con le caratteristiche di un tempo, e che resisterà purché sappia evolversi e aggiornarsi, mentre è contraria a una conversione a terziario e servizi, con abbandono della manifattura, che finirebbe per impoverire larghe fasce di popolazione.