Entro settembre/ottobre 20 chilometri di nuove piste e corsie ciclabili

Mobilità soft e sicura: il Covid apre la nuova era

 Non ha usato mezzi toni, il sindaco Alberto Bellelli, che si è detto perfino emozionato, perché “... raramente si riescono a fare ragionamenti così completi in fatto di analisi dei problemi, opportunità, soluzioni e realizzazioni previste entro settembre/ottobre prossimi”. L’oggetto dell’annuncio si riassume in una sigla, Rme, che sta per Rete Mobilità di Emergenza che l’assessore ai Lavori pubblici Marco Truzzi, l’ideatore, ha provato a riassumere così: un piano di viabilità e mobilità in sicurezza, da dopo Covid. Tradotto in cifre: 20 chilometri di nuove piste ciclabili di vario tipo, con un incremento del 40 per cento di quelle esistenti, ora ferme a poco più di 55 chilometri. Che cosa ci ha mostrato, infatti, la pandemia e che cosa teme il Comune che ci mostrerà soprattutto dopo l’estate, quando riapriranno le scuole? Un collasso del trasporto pubblico prodotto dalle misure di distanziamento e l’esplosione di una vera e propria bomba a orologeria, rappresentata da un ricorso generalizzato al mezzo privato, all’automobile, in assoluta controtendenza a quanto sta accadendo in Europa, come ha spiegato, dati alla mano, l’assessore Mariella Lugli, intervenuta alla presentazione con il commissario di Pm, Davide Golfieri.

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