Da gennaio via tutti i cassonetti: a Novi e Soliera porta a porta integrale

«Ci sono due tipi, di abbandonatori di rifiuti indifferenziati: gli "incalliti”, che lo fanno per principio preso, magari per polemica politica; e i “comodi”, che agiscono così soprattutto per pigrizia e per far prima». Entrambe le categorie, hanno spiegato questa mattina i vertici del Servizio ambientale del Gruppo Aimag, saranno private, a Novi e Soliera e a partire da gennaio, di due importanti punti di riferimento, per gli abbandoni: le campane di vetro e, soprattutto, i cassonetti gialli della plastica. Il cerchio si stringe, dunque, intorno a Carpi. Qualche cosa (si parla di un confronto tuttora in corso con l'Amministrazione comunale) sta facendo sì che la decisione di eliminare dalle strade anche gli ultimi cassonetti, si fermi per ora ai comuni limitrofi: dopo che la raccolta porta a porta integrale l'ha sperimentata l'Area Nord tra il 2019 e il 2020; e dopo che si era parlato del prossimo autunno anche per il territorio carpigiano. E invece saranno Novi e Soliera a compiere questo ulteriore ultimo passo per il quale parte in questi giorni un'ampia campagna di comunicazione cui seguiranno dopo la pausa estiva e pandemia permettendo, l'informazione capillare, le assemblee con la popolazione e, a partire da novembre, la vera e propria fase operativa con la distribuzione ai nuclei familiari e ai condomini delle dotazioni domestiche necessarie.

Quali dotazioni? Lo hanno spiegato questa mattina, presenti anche il Sindaco di Novi Enrico Diacci e l'assessore solierese all'Ambiente, Katia Mazzoni, il Direttore generale del Gruppo Aimag, Davide De Battisti, e Aram Lobstraibizer, responsabile dell'Area raccolta e trasporto rifiuti della multiutility. Si tratterà di un sacco giallo per la plastica e (novità assoluta) le lattine e di un contenitore simile agli altri per il vetro. Nelle aree urbane dei due comuni Aimag passerà a raccogliere plastica e lattine una volta la settimana e una ogni 15 giorni nelle zone rurali; la raccolta del vetro avverrà invece con cadenza mensile.

Sono dettagli importanti a conoscersi, perché l'operazione scatterà prima o poi anche a Carpi. Al momento, ci sono alcune considerazioni ricordate dai responsabili di Aimag e da tener presenti, prima che parta il coro delle lamentele per l'ulteriore sforzo domestico che implica la raccolta porta a porta integrale. La principale, hanno sottolineato Lobstraibizer e De Battisti, è che dentro i cassonetti della plastica (ma anche nei paraggi), ci finisce di tutto, sicchè il pattume indifferenziato dovuto agli abbandoni aumenta sempre, fino a toccare la media pro capite di 60 chili, mentre dove sono stati tolti questa stessa media scende a 30/35 chili. Una recente campagna di pulizia dei fossati condotta da Aimag ha portato alla raccolta di “sole” 5 tonnellate di rifiuti, mentre nei cassnetti le tonnellate di rifiuti che c'entrano nulla con la plastica sono centinaia. «C'è un riscontro immediato – hanno spiegato i tecnici Aimag –: tolti i cassonetti, il territorio risponde e l'indifferenziato cala». E alla naturale obiezione che potrebbe però aumentare il “turismo” dei rifiuti, verso le località dove i cassonetti invece restano, la replica è sempre la stessa: controlli e anora controlli, oltre alla dubbia convenienza di rischiare abbandoni, quando il rifiuto te lo vengono a prendere in casa. C'è anche un vantaggio che poco riguarda l'utenza essendo dall'altra parte della filiera, vale a dire lo smaltimento industriale: la plastica raccolta porta a porta è molto più pulita e riutilizzabile di quella buttata nei cassonetti, spesso sporca o impropria. E questo conta, in un contesto generale in cui la materia prima indirizzata al riciclo vale sempre meno. Resta appetibile il vetro, ha spiegato Lobstraibizer, mentre la carta non la vuole nessuno e a volte tocca pagare, per ottenerne il ritiro.