Critici e impazienti ma sempre più ricicloni

Carpigiani da una parte sempre più “ricicloni”, dediti alla separazione accurata dei rifiuti di plastica da quelli non recuperabili. Dall’altra, stando alle sempre più frequenti e inviperite segnalazioni provenienti dal web, seminatori indefessi di rifiuti lungo i fossi e per le strade, refrattari a ogni indicazione utile per la salvaguardia dell’ambiente. Da un lato solerti suggeritori di provvedimenti alternativi (per esempio le isole ecologiche-giardino, disseminate nei punti nevralgici della città), dall’altra terrorizzati dal “nuovo” che avanza: la soppressione delle campane del vetro e dei cassonetti della plastica, “frazioni” che in futuro – è il progetto ventilato da Aimag – dovranno essere conservate in casa e conferite separatamente. Tutto questo ritorna alla ribalta all’indomani dell’assegnazione proprio alla nostra città (per il terzo anno consecutivo, non è uno scherzo) del premio “Comuni Ricicloni” promosso da Legambiente Emilia Romagna. Un premio che, dati alla mano, qualifica i Carpigiani (quelli che la fanno) fra i più virtuosi conferenti di rifiuti con la tecnica della “differenziata porta a porta” e Aimag, la multiutility di casa nostra, l’azienda più ecologica della Regione. I dati forniti da Legambiente Emilia Romagna: differenziamo l’84,3 per cento dei rifiuti prodotti, smaltiamo in discarica meno di 70 chili di “indifferenziata” annui pro capite. Negli undici Comuni serviti da Aimag, tutti ormai serviti con la “tariffa puntuale” che premia chi differenzia di più, addirittura la media di “differenziata” (umido, carta, plastica e vetro-lattine) arriva all’86 per cento.