Asfalti e mattoni al 20 per cento
Il dato contenuto in un uno studio di Sos4Life, progetto europeo per la desigillazione dei terreni
Si parla molto di consumo di suolo, di questi tempi. Ma è possibile attribuire numeri precisi a questa sensazione? Un dato significativo era già stato pubblicato nel servizio apparso sul numero 24 di Voce del 20 giugno: nel 2016, rispetto all’anno 1884 preso a riferimento, il consumo di suolo è aumentato del 1.181,38 per cento, contro una popolazione che nello stesso periodo è cresciuta solo del 276,86 per cento. Quel dato, elaborato dal Comune di Carpi ma sconosciuto ai più, è contenuto in un rapporto, altrettanto sconosciuto in città, risalente al 20 gennaio 2018 e dal titolo “Consumo di suolo, superfici impermeabilizzate, stato di attuazione delle aree edificate e aree dismesse recuperabili”. È opportuno ricordare che quello studio rientra nel piano Sos4Life (Save our soil, salvare il nostro suolo per la vita) diretto a limitare, mitigare e compensare l’impermeabilizzazione del suolo anche al fine di contenere surriscaldamento e mutamenti climatici. Lo ha finanziato nel 2015 l’Unione europea con 1,8 milioni di euro e il Comune di Carpi ha avuto l’avvedutezza di rientrarvi, insieme ai Comuni di Forlì e di San Lazzaro di Savena, alla Regione Emilia Romagna, all’Istituto di Biometeorologia del Cnr, all’Ance e a Legambiente regionali. Ne ha ricavato al momento il vantaggio di ricerche molto accurate sul consumo e la natura dei suoli, anche se il progetto per il quale Carpi è rientrata nel bando, quello di sottrarre all’asfalto (in inglese, de-sealing, de-sigillazione) il parcheggio della ex bocciofila Malatesta, è rimasto finora lettera morta.