Agrivoltaico ''Pavesi Solar'' a Novi: 15 pagine di osservazioni del sindaco Enrico Diacci

Per quanto l'impianto “Pavesi” che dovrebbe sorgere a ridosso del Palazzo delle Lame, subito a sud della zona industriale di Rovereto, sia sottoposto, date le sue dimensioni, all'autorizzazione del Ministero per l'Ambiente e la Sicurezza energetica, il 3 giugno scorso il sindaco di Novi Enrico Diacci non ha mancato di inviare, proprio a Roma, le sue osservazioni sul progetto redatto dalla Ilios di Milano per conto del gruppo italo-spagnolo Pavesi Solar di Albinea nel quale pare fra l'altro siano in corso alcuni avvicendamenti nella compagine societaria. Ricordato che l'impianto occuperebbe 94 ettari, dei quali 61 recintati e 23 soggetti a opere di mitigazione, Diacci ha obiettato che i moduli fotovoltaici, coprendo il 30 per cento del suolo agricolo interessato all'intervento, sarebbero in contrasto con la disciplina regionale. segue

Altre osservazioni del sindaco Diacci riguardano l'incompatibilità con le tavole del Piano urbanistico generale, perché non tengono conto dei vincoli derivanti dai canali di bonifica né della salvaguardia del Palazzo delle Lame. Si fa inoltre notare che gli elaborati circa la valutazione di impatto ambientale dovranno essere integrati da relazioni sulle recinzioni, sulle fasce di rispetto dei canali, sul rispetto della viabilità storica, sulla microzonazione sismica e sul pericolo di esondazione del Secchia. L'invito, poi, è quello di aderire maggiormente al paesaggio agrario, con le sue trame e colture, insistendo perché vengano acquisite autorizzazioni paesaggistiche per tutte le opere progettate.

 

L'estensione dell'area agricola interessata è comunque eccessiva, osserva Diacci, se si considera che il centro abitato di Rovereto è appena un po' più grande (112 ettari contro i 94 del progetto). Altre osservazioni riguardano la conciliazione tutta da verificare fra i pannelli e le colture agricole; l'assenza di una planimetria della viabilità interna e di una rete viabilistica pubblica ad alta percorrenza a ridosso dell'impianto; la mancanza di verifiche sulle essenze arboree che si dice di voler piantumare. Da tutto questo il Sindaco di Novi trae spunto per un serie di richieste che vanno dall'Autorizzazione paesaggistica al Permesso di costruire le cinque cabine elettriche di supporto all'impianto, passando per la Variante al Pug e gli espropri dei terreni necessari all'elettrodotto, la necessità di passare per l'Autorizzazione unificata dell'Arpae visto che le autorizzazioni debbono riguardare anche le opere di supporto all'impianto e l'elettrodotto che interessa sia il Comune di Novi che quello di Carpi.