Inquinamento, fuga e asfissia alla origine della moria di pesci nella Lama
Bastava un poco di acqua in più
Procedure incerte, lamentano alla Bonifica, per emergenze come queste
C’era poca acqua, per di più con poco ossigeno per la respirazione dei pesci, come si è sostenuto all’inizio invocando come causa primaria l’asfissia? O c’era anche troppo pesce, in quel rigagnolo, per di più inquinato da un condotto fognario di Soliera, come sostengono alla Bonifica dell’Emilia centrale? Sarebbe stato comunque un concorso di cause a provocare l’impressionante morìa di quintali di pesce nel tratto del cavo Lama in territorio di Novi. In ogni caso la Bonifica, con il suo direttore generale, Domenico Turazza, non ci sta a essere messa sul banco degli imputati.