Calcio

Ultimo allenamento per il Carpi, la società inizia oggi a programmare

Intanto Varoli fa il punto: ''Nel momento più difficile non ci siamo aiutati come squadra''

Ultimo giorno di allenamenti in un clima "vacanziero" per il Carpi, che questa mattina ha dato il rompete le righe al gruppo dopo un ultima seduta fatta di partitine 7 contro 7 sul prato del Cabassi con tanto di musica di sottofondo e protagonisti anche mister Pochesci, il suo staff e il ds Mussi. Nel pomeriggio "la palla" passa alla società, che si riunisce in un Consiglio d'Amministrazione da cui inizieranno ad emergere le linee guida per il prossimo campionato.


Intanto, il difensore Fabio Varoli ha fatto il punto della situazione sulla stagione appena conclusa: “Eravamo una squadra molto giovane e bisogna mettere in conto alti e bassi - dice il difensore di Parma - Nel girone d’andata siamo riusciti a mettere via tanti punti che ci hanno dato più tranquillità nel girone di ritorno”. 

 

Personalmente che stagione è stata per te?

“In generale sono contento della mia stagione, quando si resta in panchina brucia un po’, ma sono contento delle mie 22 presenze con anche 2 gol. Sono contento e spero l’anno prossimo di fare ancora meglio”.

 

Quali sono stati i momenti migliore e peggiore di questo campionato?

“Il migliore è stato il girone d’andata, con qualche alto e basso ma siamo rimasti sempre fedeli con le nostre prestazioni, abbiamo centrato qualche vittoria importante come Mantova e Fermo. Nel ritorno c’è stato qualche momento buio, i 6 gol subiti a Padova e a Salò da difensore non fanno piacere. Quando siamo andati in ritiro è stato un momento difficile che sulla mia pelle non avevo mai provato”.

Vi siete dati una spiegazione del momento più difficile con tutte quelle sconfitte e le goleade subite?

“La differenza è stata una rottura all’interno della squadra, io vedevo che nel girone d’andata arrivavamo sempre primi sui contrasti e se il primo perdeva il contrasto ci arrivava sempre un secondo in aiuto. In qualche situazione del girone di ritorno non ci arrivavamo più, non c’era più l’aiuto per il compagno”.

 

Avete mai avuto davvero paura di retrocedere?

“Aver paura non è sbagliato perchè dalla paura tiri fuori quel qualcosa in più e secondo me in alcune situazioni, come ad Arezzo dopo tante sconfitte, ci ha permesso di tirare fuori qualche risultato importante”. 

 

Il palleggio da dietro chiesto da Pochesci come l’hai vissuto?

“Non avevo mai giocato in una difesa a tre ma già l’anno scorso con Riolfo e a Fiorenzuola in D lavoravamo per iniziare il gioco da dietro, ma quest’anno ci sono stati concetti nuovi come per me il giocare “braccetto” della difesa a tre. Il gioco che ha proposto il mister mi piaceva molto, sto migliorando un po’ con i piedi e ho imparato a calciare meno lungo”.

 

Due anni fa protagonista in D a Fiorenzuola, l’anno scorso qualche presenza in un Carpi molto ambizioso, quest’anno 22 presenze da difensore e anche da esterno mancino: ti senti pronto per il definitivo salto di qualità?

“Spero di essere pronto ma deciderà chi mi deve valutare. L’anno scorso ho giocato anche terzino nella difesa a quattro, in qualsiasi ruolo cerco di dare il massimo. Spero di essere pronto l’anno prossimo, vedremo il direttore che intenzioni ha per me, a Carpi mi trovo benissimo e spero non ci siano problemi”.

 

Hai già parlato di futuro con la società? 

“Devo parlare col direttore, ancora non ho pensato al futuro, ho ancora un anno di contratto e a Carpi mi trovo benissimo. Il mercato non mi rappresenta tanto, preferisco far parlare il campo”