Sui precari nelle superiori a Carpi non c’è sofferenza

A pochi giorni dall’avvio del nuovo anno scolastico si conferma una situazione già vista in precedenza: tante classi sono nelle mani dei precari, che a livello nazionale rappresentano un quarto degli organici, il 12 per cento in più rispetto al 2018/2019. La Cgil ha lanciato un appello proprio sulle scuole nel modenese, dove ci sarebbero 2 mila docenti a contratto determinato: più di seicento cattedre nei vari ordini di scuola e più di mille solo per il sostegno agli alunni con disabilità. Nei nostri istituti superiori la situazione è in linea con il quadro nazionale con in testa l’Itis Leonardo da Vinci: 46 i posti destinati a supplenti, 15 dei quali già individuati, mentre i docenti di ruolo che assicurano una buona continuità didattica sono 87. «La scuola sta procedendo con le nomine dalle graduatorie d’istituto per i docenti, gli insegnanti tecnico-pratici e i docenti di sostegno che ancora mancano. La situazione appare tuttavia paragonabile a quella dello scorso anno – spiega la vicepreside Simona Fregni – . Nonostante al momento l’organico non sia completo, l’istituto è organizzato per cominciare nel migliore dei modi e a orario pieno già dalla prima settimana». In questa classifica seguono il professionale Vallauri e il liceo scientifico Manfredo Fanti, entrambi con 40 docenti non di ruolo ciascuno. «Il Fanti è una scuola con un buon numero, in percentuale, di docenti di ruolo (ne abbiamo 110) – commenta la preside Alda Barbi – . Il fatto è che siamo molti, a scuola, quindi servono anche supplenti. La situazione non è peggiorata, anzi. E in genere ci piace avere “giovani” che portino nuova linfa alla scuola».