Intervista a Francesca Negri dell'Istituto storico di Modena

L'oggi della Storia ignoto a scuola e studenti

Lo studio della Storia è in crisi, prova ne è il fatto che con la maturità 2019 è stata abolita la traccia di argomento storico dall’esame di Stato, traccia che negli ultimi dieci anni non veniva più scelta dal 97 per cento dei ragazzi. La crisi però riguarda più in generale la poca considerazione di cui questo studio gode attualmente, tanto che 50 mila persone del mondo della cultura e dell’arte hanno firmato un appello in sua difesa. Il problema è che la Storia sembra essere diventata un oggetto polveroso di cui disfarsi, una competenza che non serve più a niente. Per capire se sia vero è importante sentire il parere di chi dispone di un osservatorio privilegiato, come Francesca Negri, responsabile della didattica dell’Istituto storico di Modena dopo una carriera ultraventennale come insegnante di Storia e Italiano alle superiori.

Gli studenti di oggi conoscono la Storia contemporanea? «Da ricerche condotte in alcune università italiane le conoscenze storiche dei ragazzi delle scuole superiori sembrano essere abbastanza consolidate fino alla seconda guerra mondiale e alla nascita della Repubblica italiana. Argomenti successivi come la Guerra fredda, il boom economico, gli anni Settanta, per restare entro i confini di una storia italiana, rimangono invece conoscenze limitate a gruppi di studenti, per non parlare della storia dagli anni Ottanta in poi che è veramente appannaggio prodotdi pochissimi»

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