Il report settimanale delle autorità sanitarie locali: aumentano i contagi ma non i vaccinati

Un anno fa il primo caso Covid in Provincia

Il 24 febbraio dello scorso anno veniva registrato il primo caso di Covid-19 in provincia di Modena. A un anno di distanza anche le Aziende sanitarie modenesi, fanno il punto della situazione.

"Siamo al lavoro insieme - dicono Ausl, Azienda Ospedaliero Sanitaria e Ospedalel di Sassuolo - sin dai primi giorni dell'emergenza per fornire le prime risposte alla necessità di informare la popolazione sui rischi del contagio, abbiamo dovuto riorganizzare le nostre modalità di assistenza, arrivando a costruire nell’arco di questo anno un’articolata rete di servizi teritoriali e ospedalieri che, a livello diagnostico, assistenziale e di sorveglianza, è stata capace di assicurare la presa in carico oltre 43mila persone positive e oltre 56mila contatti stretti.

Se il picco, nella prima ondata - prosegue una nota congiunta dei tre enti sanitari -, è stato riscontrato il 29 marzo con 425 ricoveri, nella seconda ondata, il 23 novembre, è stato di 472. Un picco, quello del novembre 2020, che ha fatto raggiungere e superare la quota di 13mila nuovi casi positivi mensili. Poco più di un mese dopo, il 27 dicembre 2020 si è aperta la campagna per la vaccinazione anti-Covid 19, dando avvio a una nuova e altrettanto impegnativa fase della gestione della pandemia. Il covid ha comportato una mole di lavoro enorme, con un impatto rilevante sul sistema sanitario pubblico sia in termini economici che organizzativi. Ma ancora più rilevanti sono le perdite sul piano umano: in 12 mesi, sono decedute 1386 (al 22 febbraio 2021) persone positive al Covid. Rispetto ai valori di mortalità generale attesi, il numero di decessi osservati fa registrare un eccesso del 14,7 per cento a livello provinciale. In coincidenza con questa ricorrenza, le Aziende sanitarie colgono l’occasione per ribadire la vicinanza a tutte le persone che hanno perso i propri cari. Vicinanza che va anche a coloro che si trovano ricoverati e che a causa delle misure restrittive non possono avere il conforto della propria famiglia. Un particolare ringraziamento invece, è rivolto a tutti i professionisti sanitari, tecnici e amministrativi che continuano ad assicurare impegno, competenza, passione e sensibilità nei confronti dei pazienti, insieme a loro, i tanti volontari dell’associazionismo locale, che non ha mai fatto mancare il proprio supporto. Oggi la sanità ha un nuovo e impegnativo fronte di attività: la campagna vaccinale che, accompagnata dal rigoroso rispetto delle misure di prevenzione, rappresenta la strada per uscire, insieme, da questa pandemia".

 

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