Una tecnica d'avanguardia per l'équipe del professor Papi, responsabile dell'Endocrinologia dell'Ausl

Termoablazione dei noduli tiroidei: a Carpi e a Mirandola 250 interventi in cinque anni

Sono stati oltre 250 i pazienti che, negli ultimi cinque anni, sono stati trattati - con evidenti benefici in termini di regressione dei sintomi e assenza di segni esterni e di effetti collaterali permanenti - con la tecnica di termoablazione dei noduli tiroidei, procedura d’avanguardia per il trattamento dei noduli tiroidei adottata nel 2019 ed eseguita a Carpi e Mirandola dall'èquipe di Endocrinologia dell’Ausl di Modena diretta dal professor Giampaolo Papi (nella foto). "Numeri importanti per l’Endocrinologia dell’Ausl", commenta l'azienda sanitaria, che celebra così la terza edizione dell’European Hormone Day, la Giornata Europea degli Ormoni che ricorre mercoledì 24 aprile, promossa dalle maggiori Società Scientifiche di Endocrinologia per favorire l’interesse verso le patologie endocrine, aumentandone la consapevolezza a livello della popolazione e delle istituzioni.

L’Endocrinologia è la disciplina che studia gli ormoni nel corpo umano, in termini fisiologici e patologici; uno squilibrio ormonale può condurre allo sviluppo di patologie croniche molto comuni come diabete mellito, obesità, ipertensione arteriosa, osteoporosi, malattie tiroidee, disturbi dell’accrescimento, infertilità e disfunzioni sessuali. “Non ci sarebbe vita se non ci fossero gli ormoni – afferma il professor Papi –. Mediante la loro azione, le nostre ghiandole endocrine regolano il differenziamento, la crescita e la funzione biologica dei tessuti e delle cellule dell’organismo. In particolare, promuovono lo sviluppo fisico e psichico del feto e del bambino, le attività del nostro cervello, il metabolismo, le funzioni di cuore reni e sistema immunitario, la salute dell’apparato scheletrico e lo sviluppo sessuale”.

Le Società Scientifiche endocrinologiche hanno diffuso 10 raccomandazioni per una buona salute ormonale ma, dopo la prevenzione, viene sovente anche la necessità di una cura. La Struttura Complessa di Endocrinologia dell’Ausl di Modena ha introdotto nel 2019 una tecnologia innovativa per la terapia dei noduli tiroidei. “Si tratta della termoablazione – spiega ancora Papi – una procedura che consente di trattare i noduli tiroidei benigni sintomatici e i piccoli tumori tiroidei maligni non aggressivi, evitando l’intervento chirurgico. La termoablazione si basa sulla somministrazione di energia termica – a Carpi usiamo sia energia laser, sia la radiofrequenza – attraverso aghi sottili che entrano nei noduli da curare. Sottoposte a elevate temperature, le cellule vanno incontro a necrosi (cioè muoiono); di conseguenza, i noduli grandi si riducono significativamente di volume e i sintomi lamentati dal paziente regrediscono. Dall’inizio della nostra esperienza nel 2019, abbiamo trattato oltre 250 pazienti, ottenendo la completa scomparsa dei sintomi nel 95% dei casi. I vantaggi della termoablazione rispetto alla chirurgia tradizionale sono rappresentati dalla possibilità di evitare l’anestesia generale e il ricovero ospedaliero (il paziente rimane in ambulatorio solo poche ore), dall’assenza di cicatrici al termine della procedura e dal fatto che non si rende necessaria l’assunzione di terapia con ormone tiroideo perché la tiroide sana viene risparmiata. In 5 anni di esperienza, i nostri pazienti non hanno presentato alcun effetto collaterale permanente. Cogliamo l’occasione della celebrazione della Giornata Europea degli Ormoni per diffondere i nostri dati e informare dell’esistenza di questa alternativa valida ed efficace all’intervento chirurgico”.