Un piano straordinario finanziato dalla Regione con 30 milioni di euro per tagliare le code

Liste d'attesa in Sanità: la Regione promette un milione di prestazioni in più già quest'anno

Lo aveva anticipato in mattinata il presidente della Regione Bonaccini all'inaugurazione del Centro Assistenza Urgenza (CAU) di Carpi: nel pomeriggio è arrivata la conferma ufficiale. La Regione Emilia Romagna ha stanziato 30 milion di euro per finanziare gli interventi che - nelle intenzioni - dovrebbero ridurre già da quest'anno le lunghissime code in lista d'attesa per esami e prestazioni specialistiche del Servizi Sanitario regionale. "Trenta milioni di euro - dice la Regione - per abbattere le liste d’attesa su tutto il territorio regionale già a partire dal 2024. E per assicurare, sempre quest’anno, un milione di prestazioni in più, incrementando del 20 per cento il numero di visite ed esami diagnostici monitorati dal Piano regionale di governo delle liste d'attesa”.

“Nonostante le criticità che la sanità pubblica sta attraversando a causa dei mancati finanziamenti nazionali e della carenza di personale, la Regione Emilia-Romagna sul diritto alla salute non arretra di un passo, per continuare a garantire ai cittadini un servizio pubblico e universalistico gravemente messo a rischio - hanno affermato il presidente Bonaccini e l'Assessore alla Sanità Donini-. In tutto il Paese le liste di attesa si sono allungate, e anche la nostra regione, dove il consumo di prestazioni di assistenza specialistica ambulatoriale è tra i più alti in Italia, deve fare i conti con questa realtà. Con questo nuovo percorso, che finanziamo mettendoci ancora una volta risorse regionali, già a partire da quest’anno aumentiamo di 1 milione le prestazioni disponibili, semplifichiamo le prenotazioni e incrementiamo la presenza dei medici specialisti su tutto il territorio”.

Il nuovo Piano per l’abbattimento delle liste d’attesa - così come comunicato dalla Regione - aumenta l’offerta di prestazioni, in particolare delle visite specialistiche, anche attraverso il coinvolgimento di strutture private accreditate, da un lato per consentire al sistema di assorbire il maggior numero di richieste non ancora evase e di riportare le attese a una situazione di maggiore equilibrio, e dall’altro per offrire ai cittadini servizi di assistenza e cura appropriati, ovvero commisurati ai propri bisogni, sotto il profilo prescrittivo, organizzativo ed erogativo. Sono tre le tipologie di intervento previste già per il breve periodo: rendere sempre effettiva la possibilità di prenotare le prestazioni, garantendo le condizioni per avere le agende sempre aperte e con un orizzonte di disponibilità di almeno 24 mesi; aiutare gli utenti sollevandoli dall’onere di dover ricontattare i servizi di prenotazione nel caso non vi fosse disponibilità, ma introducendo in questi casi le liste per la registrazione delle richieste in un elenco progressivo in ordine cronologico e garantire i tempi di attesa delle classi di priorità indicate in ricetta. Già entro il mese di aprile - assicura la Regione -, ciascuna Azienza Usl, in collaborazione con l’Azienda Ospedaliera-Universitaria o eventuale Irccs di riferimento, dovrà presentare un Piano straordinario di produzione per il proprio ambito territoriale, per garantire, nell’immediato e per tutto il 2024, un significativo aumento di prestazioni. Le Aziende dovranno migliorare ulteriormente l’efficienza produttiva ed organizzativa, anche incrementando la presenza e l’operatività degli specialisti nel setting ambulatoriale e nelle strutture territoriali, in primis le Case della Comunità.