Un progetto per la ripartenza dei servizi sanitari dopo il tornado della pandemia

L'Ausl pensa già al dopo Covid

Nel frattempo via agli Open Day aperti ai giovani, sabato quello di Carpi con mille dosi già prenotate

Passata (non del tutto) la "grande paura" del contagio e ben instradata la campagna vaccinale in tutta la provincia (sabato 12, Open day vaccinale a Carpi, domenica 13 a Vignola), l'Ausl non abbassa la guardia contro il Covid ma pensa già al piano di ripartenza integrale dei servizi e delle attività in un quadro di "normalità". Il piano "ripartenza" è stato annunciato oggi dal direttore generale Ausl, Antonio Brambilla, nel corso della ormai consueta conferenza stampa informativa settimanale che l'Ausl ha intenzione di continuare almeno per le prossime settimane.

Il piano di ripartenza prevede una rimodulazione delle varie attività sanitarie anche per consentire al personale in servizio i doverosi turni di riposto e di ferie dopo il superlavoro di questi mesi. Viene riconfermata tutta una serie di prestazioni d'urgenza e in settori di particolare fragilità come quello materno-infantile nonché quelle delle aree mediche, idoneamente supportate dai servizi radiologici e di farmaceutica aziendale. Per quanto riguarda invece il comparto chirurgico l'Ausl ha stipulato una serie di accordi con la sanità privata modenese per consentire l'utilizzo delle sale operatorie per interventi non urgenti e non oncologici che sono rimasti in lista d'attesa. Negli ospedali Ausl, già da queste settimane, è ripresa al 70 per cento l'attività chirurgica programmata e, da settembre (fatto salvo agosto durante il quale si lavorerà al 50 per cento per consentire ferie e turn over del personale) si arriverà al 90 per cento. Per quanto riguarda la specialistica, gradualmente verranno riaperte le agende di prenotazione del Cup e, dove non si arriverà con personale interno, si implementeranno le prestazioni con il privato convenzionato. 

Naturalmente durante l'incontro con la stampa il direttore generale Ausl ha potuto anche riassumere la situazione della pandemia, con i casi scesi a 20 per ogni 100 mila abitanti e i ricoveri ai minimi storici: 47 in tutto, di cui 12 in Terapia intensiva. Sono più di 150 ancora i sanitari che non hanno provveduto a vaccinarsi mentre la popolazione pare aver superato ogni remora nei confronti del vaccino ed ha ben accolto la possibilità di vaccinarsi, soprattutto agli Open day: 439 mila le dosi sin qui inoculate per 149 mila residenti ormai "coperti" dal vaccino mentre altri 290 mila sono in attesa di ricevere la seconda dose.

(nella foto: il direttore generale dell'Aul, Antonio Brambilla, risponde alle domande dei giornalisti)