Al centro di molti interventi, fra entusiasti, scettici e dubbiosi

La campagna elettorale ruota intorno all'ospedale

È una campagna elettorale molto sbilanciata sulla sanità, quella per le Regionali del 26 gennaio, almeno a Carpi. Il giorno dopo che la sua rivale Lucia Borgonzoni annunciava a Mirandola l’intenzione della Lega di avviare uno studio di fattibilità per un ospedale baricentrico tra Carpi e la cittadina della Bassa, il Presidente uscente della Regione, Stefano Bonaccini ( foto), ha reso noto al Balsamico Village di Carpi, al termine di un tour elettorale al mercato di piazza Martiri, che lo studio di prefattibilità tecnica e finanziaria per il nuovo Ramazzini (“Sarà un ospedale ultra moderno e tecnologicamente fra i più avanzati”) è pronto. Lo ha redatto l’Ausl di Modena e disporrà, per partire, non solo dei 60 milioni provenienti dall’accordo Stato Regione, ma di ulteriori 35 milioni ricavati dal bilancio regionale. L’ANNUNCIO DI BONACCINI è stato fatto proprio dal sindaco Alberto Bellelli sul suo profilo social. Ma Michele Pescetelli ( foto), di Carpi Futura, ha chiesto delucidazioni: “Intendevo sapere – ha scritto sempre sul profilo del Sindaco – a quale delibera di Giunta regionale fanno riferimento i 95 milioni del finanziamento regionale del suo post”. La risposta è stata che, non essendoci progettazione definitiva (la prefattibilità riguarda l’assetto sanitario ottimale, non ancora l’edificio) anche il costo non è ancora fissato, ma che i 60 milioni sono stati stanziati con la delibera della Giunta regionale 1811/2019 “Approvazione interventi dell’accordo di programma per il settore degli investimenti sanitari”. Quanto agli altri 35, ha spiegato sempre Bellelli, “...saranno recuperati da risorse regionali nel bilancio dell’Azienda sanitaria”, aggiungendo che “nel finanziamento del fondo per investimenti del bilancio regionale c’è tutta la capienza per il nuovo ospedale di Carpi”. Dalle spiegazioni del Sindaco, il consigliere della lista civica ha desunto che l’annuncio dei 95 milioni “...è solo una boutade elettorale di Bonaccini”, visto che a bilancio per il 2021 sono iscritti solo 3 milioni mentre i restanti 57 potranno esserlo solo dopo la pubblicazione della delibera del Cipe in Gazzetta Ufficiale”.

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