Electoral Day in stile Leopolda tutto imperniato su di lui e senza simboli

Bellelli super candidato oltre i dossier e oltre il Pd

 Placate le acque, raffreddate le emozioni che hanno incorniciato l'evento, ora si può dire: l'Electoral Day di sabato scorso alle Ferrovie Creative (una Leopoldina, ha chiosato sarcastico qualcuno) per il rilancio, ormai il terzo, della candidatura di Alberto Bellelli a Sindaco di Carpi può essere considerato il segnale di una rivincita, tanto più sentita, quanto maggiore è risultato il sollievo dopo le burrascose cronache di questi mesi. Il corpo grosso dell'elettorato piddino non vedeva l'ora, messo da parte il simbolo di cui non c'era traccia nell'allestimento, di ricompattarsi volenteroso intorno alla figura del leader uscito indenne e a testa alta dall'oscura manovra di dossieraggio architettata nei suoi confronti. In questo serrare i ranghi che vedeva schierati in prima fila ad ascoltare Bellelli quelli che sono stati fino a ieri e all'altro ieri, in nome del "renzismo”, i più decisi sostenitori del suo rivale Simone Morelli, vale a dire il senatore Edoardo Patriarca e il consigliere regionale Enrico Campedelli, c'erano proprio tutti: il mondo post diessino, ovviamente, rappresentato in tutte le sue sfaccettature, ma anche quello ex Margherita, con i fratelli Cleofe e Livio Filippi, Valler Cestelli, Maurizio Gasparini, per citarne solo alcuni. Mancava il pugno di consiglieri comunali più vicini a Morelli ai quali la storia del dossier deve aver tolto qualche motivazione politica.

 

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