Matrimoni in stand by: un settore in difficoltà
Il lockdown imposto dal Governo per arginare il contagio da Covid-19 ha vietato feste e cerimonie di ogni tipo e così tra i settori più duramente colpiti dalla crisi c’è anche quello dei matrimoni, la maggior parte dei quali, per tradizione, viene celebrata e festeggiata tra aprile e luglio. Il tema è serio visto che in Italia il settore delle nozze rappresenta un business che fa muovere circa 40 miliardi di euro l’anno, tra abiti, arredi, bomboniere, addobbi floreali, parrucchieri, truccatori, fotografi, musicisti, catering, auto a noleggio, gioielli. Pochi accettano che il giorno più bello della vita si possa svolgere senza il tradizionale bacio, gli abbracci a parenti e amici, senza contare le incognite su ricevimento e luna di miele. «Tante cerimonie verranno spostate nel 2021, molto probabilmente in un giorno infrasettimanale o in un periodo dell’anno in cui generalmente non ci si sposerebbe», afferma Veronica Vecchi, weddings and events designer, che con la sua Vevents organizza cerimonie di ogni tipo, dai compleanni alle feste a tema, dai battesimi alle comunioni, tra le tante.