Esploratrice e interprete di gusti e aspettative del pubblico del teatro

«Anche se in un ambito particolare, sono stata semplicemente una dipendente comunale, ma ho potuto fare il lavoro che mi piaceva, perché mi ha molto arricchita sul piano umano per il bellissimo rapporto con le colleghe, a partire da Sara Gozzi e Lucia Munari, e perché mi ha permesso di conoscere personaggi straordinari. Per dirla tutta, mi considero fortunata ». Non ci sono dubbi che quello di Fiorella Martinelli sia stato un lavoro particolare: per 32 dei suoi sessant’anni che l’hanno condotta dall’1 settembre scorso alla pensione è stata l’impiegata amministrativa del Teatro di Carpi, incaricata della contabilità e dei pagamenti a compagnie di prosa e balletto, di orchestre sinfoniche e da camera, di solisti e gruppi che hanno calcato il palcoscenico del Comunale. In una relazione intima, verrebbe da aggiungere, anche con la magia e il mistero del teatro che nel corso degli anni ha fatto dell’impiegata amministrativa anche una conoscitrice dei gusti del pubblico carpigiano, una esperta in fatto di produzioni teatrali, una consigliera affidabile per chi era chiamato alle scelte di cartellone e che ha sempre trovato in lei una sponda sicura, grazie all’intuito affinato in tanti anni di lavoro nell’ambiente. «Venivo da un impiego al Comune di Bastiglia – racconta –, con alle spalle il diploma del liceo scientifico e qualche anno di frequenza a Scienze politiche, indirizzo statistico. Ho sostenuto il concorso a Carpi nel 1987 e mi sono classificata prima. C’era un posto da ricoprire in teatro e quando sono stata chiamata dalla direttrice, Tiziana Cattini, non ho avuto dubbi: era il coronamento di una passione che avevo coltivata collaborando da volontaria con il circolo Cabassi, per il quale seguivo in particolare la danza»