Giancarlo Riolfo, allenatore del Carpi che ha portato a nuova vita dopo il dramma post-retrocessione

E’ il Profeta lo sportivo dell’anno

Non è carpigiano doc, ma quello che sta facendo per il Carpi e di conseguenza la città ci fa tranquillamente andare oltre l’ortodossia: per la redazione di Voce, lo sportivo carpigiano dell’anno è Giancarlo Riolfo. L’allenatore del Carpi l’ha spuntata nella nostra scelta su altri candidati assolutamente meritevoli, come Franco Cazzarò Campione Italiano Esordienti di ciclismo, le ginnaste del Club Giardino Alexandra Naclerio (bronzo ai Mondiali Juniores) e Ilaria Giovanelli (Campionessa Italiana, vedi pagina 39), le gemelle Marianna e Viola Gilioli medagliate ai Mondiali di Winter Triathlon, il Surya Dance Campione d’Italia e quarto ai Mondiali e – dulcis in fundo – i campionissimi del nuoto azzurro Gregorio Paltrinieri e Lorenzo Mora. Ma quello che ha fatto Riolfo è qualcosa di speciale. Perchè il suo Carpi vicecampione d’inverno nel girone B di Serie C e detentore del record di vittorie consecutive del club (sette, striscia tutt’ora aperta e quindi ulteriormente migliorabile) nasce da un humus speciale. L’estate del 2019 si è infatti aperta con la retrocessione dalla Serie B alla C e la conseguente volontà di patron Stefano Bonacini di cedere le quote azionarie. Se l’estate meteorologica emiliana è stata torrida, quella del Carpi Fc è stata all’insegna dell’incertezza, con la squadra partita per il ritiro di Montefiorino (dove negli anni passati si preparavano la Primavera e le altre squadre giovanili) con la sola certezza del nuovo tecnico: mister Riolfo da Andora. E’ proprio lì, sulle colline modenesi, che il tecnico ex Torres, Savona e Vis Pesaro ha compiuto il suo primo capolavoro: conquistare credibilità e ridare entusiasmo a un gruppo intossicato dalla retrocessione. Attraverso il lavoro suo e dello staff con cui aveva già condiviso l’avventura di Pesaro sfociata nella promozione in Serie C dei marchigiani e composto dal vice Paolo Pantera, dal preparatore atletico Simone Arceci, dall’allenatore dei portieri Paolo Foti e dal direttore sportivo Stefano Stefanelli, ovvero colui che lo ha voluto a Carpi. Le prime vittorie corredate da un calcio finalmente propositivo e spettacolare in Coppa Italia e l’entusiasmante inizio di campionato hanno aumentato il suo imprinting sul mondo Carpi. Perchè Riolfo è un allenatore a cui piace incidere a 360 gradi, dentro e fuori dal campo. Se il Carpi che si ammira sul tappeto verde porta indiscutibilmente la sua firma a livello tattico ma anche di atteggiamento, anche il gruppo che si è (o ha) creato fuori dal campo è da ascrivere a lui. Così come ha avuto un ruolo, insieme a Stefanelli, nel far riavvicinare i tifosi al Carpi. Non è raro infatti vederlo bere qualcosa al Tribhune Bar nella pancia del Cabassi e scambiare due parole piuttosto che passare per un saluto a Quelli del Camper appostati davanti alla palestra Gallesi. E allora, poco conta se dopo l’avvio scoppiettante che lo avevo fatto eleggere a “Profeta” dal web a tinte biancorosse qualcuno lo aveva già messo in discussione dopo le beffarde sconfitte nei derby con Reggio Audace o Modena. Per Voce, lo sportivo carpigiano del 2019 è Giancarlo Riolfo: l’uomo che ha portato il Carpi dalla depressione estiva a una nuova gioventù colma di sogni e speranze.

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