Persone - Lascierà il 1 gennaio il direttore dell'Emergenza-Urgenza

Carlo Tassi vicino al commiato

di Fabrizio Stermieri

Dopo trentasei di quello che di solito viene definito “onorato servizio”, il prossimo primo di gennaio, il dottor Carlo Tassi, responsabile del Pronto Soccorso dell'ospedale Ramazzini di Carpi e al tempo stesso direttore dell'intero Dipartimento interaziendale di emergenza-urgenza dell'Asl e del Policlinico di Modena, appenderà il camice al chiodo e andrà in pensione.

«Non so bene cosa farò dopo – ammette un poco spaesato il dottor Tassi – perché non ho ancora avuto l tempo di pensarci. Di sicuro farò il nonno (dei miei nipotini) e poi probabilmente non lascerò del tutto la mia professione medica: dopo tutto sono e rimango uno specialista di Medicina Interna».

Carlo Tassi lascerà fra meno di tre mesi un posto di grandissima responsabilità e anche un tantino scomodo, quello di responsabile di tutti i servizi di Pronto Soccorso degli ospedali modenesi. Una “macchina” ormai a lungo rodata e in grado di funzionare perfettamente da sola ma che ha anche bisogno di essere costantemente guidata, seguita e curata. «Lascerò a Carpi un team che attualmente è composto da sedici medici e una quarantina di infermieri con i quali ho lavorato fianco a fianco per molti anni», conferma il sanitario.

Tassi, nato a Finale Emilia nel gennaio del 1952, si è laureato in Medicina e Chirurgia all'Università di Modena nel 1977 ed ha conseguito la specializzazione in Medicina Interna all'Università di Parma nel 1984. Nel frattempo, nel novembre del 1980, è entrato nell'organico dei medici in servizio all'Usl modenese assumendo l'incarico di direttore del Pronto Soccorso del Ramazzini nel giugno del 2002 e quello di direttore del Dipartimento interaziendale Ausl-Polichlinico nel febbraio di dieci anni dopo. In questo lungo periodo di dirigenza Carlo Tassi ha guidato il cambiamento di un servizio che ogni giorno si confronta con le emergenze piccole e grandi di tutti i cittadini modenesi: più di settecento i pazienti che ogni giorno dell'anno, Natale e Pasqua compresi, affollano le sale d'attesa e gli ambulatori dei Pronto Soccorso della Provincia. Più di 260 mila gli accessi nel 2013 (45 mila solo al Pronto Soccorso del Ramazzini che è uno dei più sottoposti a pressione, 23 mila in quello di Mirandola). A Carpi nel 2014 si è raggiunto il record di 46 mila e 500 accessi, di cui 659 con codice rosso, quello che segnala i casi più gravi. Tassi ha anche gestito il periodo dell'emergenza del terremoto del 2012 e quello del passaggio della centrale del 118 da Modena a Bologna. Una mole di lavoro che, nonostante la collaborazione prestata in questo campo dai volontari della Croce Rossa e della Croce Blu in varie realtà locali, sta mettendo a dura prova la resistenza del personale del dipartimento di emergenza-urgenza che proprio in questi giorni ha preannunciato (e poco dopo sospeso) lo stato di agitazione sindacale. Secondo la Cgil turni di lavoro massacranti e inadeguatezza dei mezzi e delle apparecchiature disponibili per i Pronto Soccorso della rete ospedaliera modenese possono mettere a rischio anche l'incolumità dei pazienti, accusa che è stata fermamente rigettata dall'Azienda Usl la quale ha ribadito l'adeguatezza delle dotazioni e il totale rispetto delle condizioni di lavoro del personale. Tutte polemiche che, fra tre mesi, non riguarderanno più direttamente il “pensionato” dottor Carlo Tassi ma solo il suo successore il cui nome non è stato nel frattempo ufficializzato anche se fra i più probabili papabili c'è l'attuale vice direttore del Dipartimento, il dottor Antonio Luciani, responsabile del Pronto Soccorso del Policlinico di Modena. 

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