Architetto del riciclo nel segno della creatività
L’arte e il design? Possono nascere in discarica. E’ l’idea della stilista carpigiana Patrizia Varini. Creativa fin dai tempi della scuola, specializzata nel settore dell’abbigliamento, Patrizia oggi ha deciso di sviluppare un’altra sua passione: quella per il riuso e la tutela dell’ambiente. E si rivolge a imprenditori, professionisti e artigiani affinché invertano il percorso che porta i rifiuti delle loro aziende dritti dritti all’isola ecologica per prendere invece una direzione che li trasformi in qualcosa di utile. La si potrebbe definire un architetto del riciclo, che divulga un messaggio di eco sostenibilità basato su un interrogativo tanto semplice quanto fondamentale, ancor più di questi tempi: perché spendere capitali per smaltire gli scarti di lavorazione e inquinare, quando si potrebbero investire le stesse cifre per riciclarli? La maggior parte degli avanzi industriali, una volta studiati, rielaborati e assemblati, possono infatti diventare nuovi e interessanti prodotti commerciali. «Sin da piccola ho sempre avuto la passione di dare nuova forma e utilizzo alle cose – racconta –. Da stilista ho sempre voluto conoscere e capire in prima linea tutti i passaggi di realizzazione del prodotto: filati, tessitura, confezione, ricamo, stampa, stiro. Così facendo, ho migliorato le mie competenze in merito di prototipia. Poi, con il passare del tempo, ho messo il mio estro al servizio dell’eco sostenibilità ».