Due libri, due personaggi e Carpi sullo sfondo
Il grande editore e stampatore e l’irrequieto frate eretico, entrambi passati per Carpi
I torchi di due prestigiose case editrici italiane hanno recentemente dato alle stampe due volumi su personaggi che, seppure per incidente, sono stati protagonisti anche della storia carpigiana a cavallo del XVI secolo: si tratta del nostro certamente noto editore e stampatore Aldo Manuzio, precettore di Alberto III Pio, e del certamente meno noto (e anche meno importante per la storia locale) Bernardino Ochino, frate francescano predicatore, la cui vita in almeno due occasioni si è intersecata con quella della nostra città o di nostri concittadini. Partiamo dal primo personaggio e più noto: ad Aldo Manuzio, di cui si sono celebrati nel 2015 i cinquecento anni dalla morte avvenuta a Venezia, l’editore Olschki di Firenze dedica nella sua collana “Piccola biblioteca umanistica”, il volume di Gianluca Montinaro “Aldo Manuzio e la nascita dell’editoria” (114 pagine, 14 euro). Sulla nascita dell’editoria in Italia Carpi può dire la propria a voce alta: è noto che Alberto Pio, discepolo di Aldo, assieme a suo fratello Leonello e forse con una suggestione dello zio Giovanni Pico della Mirandola, vagheggiò per il suo maestro e precettore la realizzazione di una tipografia proprio a Carpi.