Dal 7 al 10 gennaio alla Fortezza da Basso aprirà la sequenza dei saloni internazionali della moda

La bandiera di Pitti Uomo sventola su Firenze

Dal 7 al 10 gennaio su Firenze sventolerà la bandiera di Pitti Uomo, il salone dell’abbigliamento maschile che, come da tradizione, apre la lunga serie di fiere internazionali di moda. Alla Fortezza da Basso circa 1.200 espositori (di cui 540 esteri) presenteranno le loro collezioni autunno-inverno 2020- 21. Tra queste, alcune presenze carpigiane (anche se in calo rispetto all’anno scorso) come Bellwood (Sea) e Gaudì. Il filo conduttore di tutti saloni invernali di Pitti (oltre all’Uomo, anche il Bimbo e i Filati) sarà, appunto, il tema delle bandiere con “Show your flags”. “Tessuti sempre in movimento, come quelli degli abiti che portiamo, e che come gli abiti sono simboli mobili di identità, di appartenenza, di pensiero, di sentimento – si legge sul comunicato divulgato dagli organizzatori –. La bandiera non è mai un tessuto muto, dice sempre qualcosa, suscita sempre un’emozione perché parla secondo messaggi universali. È espressiva, entusiasta, insolente. Fluttua, si cala, si ammaina, si alza, si porta, si piega, si sventola. Le bandiere sono anche bellissime composizioni geometriche, producono un piacere nel vederle sventolare. Pitti è come le Nazioni Unite della Moda, dove ogni brand ha la propria bandiera, ma anche dove ognuno di noi può farsi bandiera di se stesso”. Arricchita da sfilate, eventi, feste e ospiti vip, la prossima edizione (la 97esima) di Pitti, con le sue 11 sezioni, fornirà una panoramica completa sull’abbigliamento e gli accessori per la prossima stagione fredda. L’anno scorso il numero di visitatori si è attestato sui 36 mila, tra cui più di 20 mila compratori, un terzo dei quali stranieri. La fiera, oltre a introdurre in anteprima le principali tendenze della moda maschile, rappresenta anche un osservatorio sull’andamento di tutto il settore tessile. Secondo l’Indagine congiunturale condotta dal Centro studi di Confindustria per conto di Sistema Moda Italia i primi tre trimestri del 2019 del settore sono stati caratterizzati da dinamiche negative con un calo stimato del 2,9 per cento. Per quanto riguarda l’export invece il trend è positivo con un aumento del 4,3 per cento e un valore di 19,3 miliardi di euro. Tra gli eventi da segnale a Firenze nei giorni del Pitti, c’è sicuramente l’apertura, alla Fondazione Zeffirelli, della mostra antologica di 300 sketch, disegni e abiti di Renato Ballestra, stilista che nella sua lunga carriera ha vestito con eleganza regine, principesse, first lady e personalità internazionali.

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