Doveva essere il 23 maggio. Tutto rinviato

Savani: il Centenario sospeso

“Come a Napoli c’è la bella usanza filantropica di lasciare al bar un caffè sospeso da offrire a uno sconosciuto, così a Carpi, quest’anno, si verificherà un fatto del tutto insolito: il Centenario Sospeso”. Tutto era pronto, tutto era previsto, fa sapere infatti la Corale Savani, per celebrare degnamente il centenario della morte del musicista Giuseppe Savani (1855-1920) al quale è intitolata. Ci sarebbe stato infatti in programma un grande concerto-spettacolo intitolato “Savani e il suo tempo”, un affresco per parlare non solo della vita del musicista nel contesto della storia cittadina, ma anche per far conoscere il suo tempo a cavallo di due secoli, dall’unità d’Italia alla fine della Grande Guerra. Poi è arrivato il Coronavirus con le limitazioni imposte dai decreti che impediranno di tenere l’evento il 23 maggio, giorno del centenario. Tutto sospeso, come il caffè, a Napoli. «Sarebbe stato emozionante – dice il maestro Giampaolo Violi, direttore della Corale – lanciare un razzo in cielo la sera del 23 maggio a somiglianza di ciò che fecero gli amici di Savani per annunciare ai carpigiani, come lui stesso aveva richiesto, la sua morte».

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