Tanta Emilia fra le aziende che potranno trainarci fuori dalla crisi

Stando a uno studio di Nomisma, riportato oggi dall'inserto Affari&Finanza di Repubblica e che verrà presentato ufficialmente domani da Lucio Poma (nella foto) e Simone Mirani, rispettivamente capo economista di Nomisma e general manager di Crif Ratings, è molto rilevante la presenza di imprese emiliano-romagnole fra le 4 mila 656 alle quali l'inchiesta attribuisce tutte le capacità necessarie per superare la crisi che sta attanagliando il Paese. Come già in una analoga ricerca risalente al maggio 2020, vengono definite “Controvento”, in controtendenza cioè rispetto all'attuale momento critico, e sono state selezionate in base a parametri molto rigidi: un Mol superiore al 10 per cento nel quinquennio 2014-2018, con ulteriore miglioramento nel 2019; tasso di crescita medio annuo del fatturato sopra il 5 per cento e almeno dell'8,1 per cento nel 2019. Un'asticella molto alta, dunque, saltata agevolmente da tre aziende della Motor Valley, visto che la Ferrari ha raggiunto Lamborghini e Pagani che c'erano anche in precedenti analisi. La Chiesi di Parma compare fra le aziende farmaceutiche trainanti, mentre il packaging, sempre legato alla farmaceutica, schiera in Emilia il gruppo Marchesini, presente anche a Carpi. Fra le aziende che superano la selezione rientra anche la Smeg di Guastalla. I nomi si conosceranno domani, ma quel che colpisce intanto è il rapporto fra il peso percentuale dei ricavi di imprese "Controvento” dell'Emilia-Romagna rispetto a quello dei ricavi delle imprese che non appartengono alla categoria, che ne fa la regione a maggior concentrazione: e questo grazie soprattutto ai numerosi big che può mettere in campo, soprattutto nel settore meccanico. A livello nazionale i settori trainanti sembrano comunque essere quelli del packaging, della farmaceutica, delle apparecchiature industriali e, appunto, dell'auto. L'abbigliamento occupa la sesta posizione, quanto ad aziende "Controvento”: ma è da notare che a livello nazionale non ci sono solo brand italiani che si segnalano, ma anche marchi stranieri che effettuano in Italia la produzione manifatturiera.