Giro d'orizzonte con Livio Nora a partire dal soggetto unico promotore

Promuovere il centro? Ripartiamo da ConCarpi

«Ieri mattina passavo sotto il portico di San Nicolò: lampioni spenti, buio, l’unica luce veniva dai negozi di abbigliamento all’imbocco. Bisogna pensare anche a questo, quando si parla di commercio in centro e dell’apporto che può dare al decoro della città. Serve passione amministrativa per prestare davvero attenzione ai tanti, piccoli particolari che concorrono a questo decoro». La passione amministrativa, pur avendo sempre anteposto le proprie scelte professionali alle diverse proposte ricevute di fare l’assessore, Livio Nora ce l’ha tutta e non l’ha mai nascosta. Carpigianissimo del centro (è nato 64 anni fa in via Rocca), diploma di geometra e studi di Agraria che lo hanno portato prima a dirigere un’azienda zootecnica, poi a specializzarsi in logistica alimentare, fino ad assumere la presidenza di Modena terminal, società del Gruppo Bper per la logistica e la conservazione di prodotti alimentari, Nora è l’erede di una lunga tradizione familiare nella pelletteria. È una tradizione che risale a un secolo fa, trasferitasi poco a poco dalla produzione artigianale al commercio e conclusa proprio in questi giorni con l’annuncio della chiusura della Pelletteria Nora della quale è stato socio, con la moglie Dilva Rondini, fino ai primi anni Novanta. La storia di famiglia, unita a una forte passione civile, alla conoscenza e all’amore per la città, ne hanno fatto un autorevole e ascoltato osservatore delle cose del commercio cittadino, anche con incarichi specifici: presidente Cescon società di scopo di Confesercenti; consigliere e poi presidente di Carpi Centro, fondatore e presidente per un anno del consorzio ConCarpi.

 

Abbiamo di fronte un testimone privilegiato di tanti anni di dibattiti sul commercio in centro: a suo parere quali ne sono i motivi ricorrenti, le costanti?

«Quelli che si continuano a leggere sui giornali. Come l’incapacità di dar vita a quella struttura consolidata, a quel soggetto promotore del commercio in centro del quale si sta parlando anche ora»

Pensa alle aggregazioni del passato?

«Carpi Centro e ConCarpi si sono avvicinate a quello che l’Amministrazione comunale vorrebbe riproporre oggi. Ma le cose non si creano così facilmente: e quando esistono, andrebbero conservate. L’esperienza della Giunta che ha preceduto l’attuale è stata significativa: si è fatta carico di tutto, ma ha spazzato via le strutture alle quali si era riusciti a dar vita»

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