Nel dopo Covid

Il modello Centergross per ripartire in Russia

Nei giorni scorsi, si sono intavolate molte proposte, soprattutto per il settore dell’abbigliamento che faticosamente e con mezzi risibili (forse tranne per i grossi gruppi), cercano di ripartire e di far ripartire a loro volta i clienti, i quali dopo più di 2 mesi senza merce e incassi, e con investimenti da fare, dovranno trovare dei punti di incontro con le aziende stesse, altrimenti il 50% della filiera potrà saltare per aria. Non sono e non saranno momenti e situazioni facili, ma in queste settimane attraverso vari incontri, con opinionisti e addetti del settore, si è cercato di arrivare a nuove idee, soprattutto nel campo dell’export e della sua distribuzione nei vari Paesi, partendo dal presupposto, certo, che molti distributori dopo la “botta” del 2014, avranno da curare anche questo periodo, e con mezzi che non sono infiniti. Infatti alcuni nomi importanti stanno riducendo i loro uffici, showroom e magazzini, per evitare costi di affitti e di personale. Per la Russia, il modello potrebbe essere quello che a febbraio prima della chiusura epidemica, il Centergross ha messo in campo, e che per il comprensorio modenese andrebbe fatto tramite le varie associazioni artigiane o industriali coadiuvate da Expomodena. Centergross si è presentato con un gruppo di aziende unito al Cpm, organizzando inoltre alcune sfilate durante la fiera stessa, promuovendo in modo quasi “tedesco” i loro marchi.

L'accesso è riservato agli Abbonati

Se sei già abbonato, accedi per vedere l'articolo completo

Accedi

Accesso completo al sito, più l'
abbonamento digitale annuale

Vi permette di accedere a tutti i contenuti web di VOCE.it e di ricevere la newsletter quotidiana VoceCittà con le notizie del giorno, Voce settimanale digitale e Voce mensile digitale di approfondimento, direttamente al vostro indirizzo mail. Costo Annuo 29€
Abbonati