Carpi, una città-distretto che deve ripensare al rapporto tra economia e società
Anche il sociologo Aldo Bonomi interviene in merito al Progetto Carpi. Lo fa in un articolo pubblicato ieri, martedì 9 febbraio, sul Sole24Ore e intitolato “Le città distretto nell’era dell’incertezza”. Bonomi ha preso Carpi come esempio rappresentativo di un distretto che sta provando a sopravvivere in momento di turbolenza generale. E qui entra in gioco il Progetto Carpi redatto dai quattro consulenti (Paola Ruggiero, Franco Mosconi, Massimiliano Panarari e Giovanni Carrioso) incaricati dal Comune di tracciare le linee per una possibile fuoriuscita del settore tessile-abbigliamento dalla crisi, aggravata dalla pandemia.
“A Carpi l’amministrazione comunale ha promosso un percorso nel quale economisti, sociologi, rappresentanti delle parti sociali e delle imprese, banche locali, terzo settore ha provato a riflettere non solo sugli impatti della pandemia – scrive Bonomi –, ma sulla discontinuità evolutiva necessaria e sulle politiche utili a completare il salto del distretto dal primo post-fordismo solo manifatturiero, a un’economia della conoscenza globale in rete che riguarda da vicino anche il capitalismo di territorio. Con un ascolto ampio, al centro è la presa di coscienza della città-distretto, di provare a gettare le basi per riprogettare il rapporto tra economia e società, mettendo a fuoco anche le faglie sociali prodotte dalla ristrutturazione selettiva del tessuto d’impresa avviata già prima di Covid-19”.