Alcuni scatti del fotografo carpigiano a Palazzo Barberini. L’intervista sul Manifesto.

Il racconto silenzioso di Olivo Barbieri

C’è anche il fotografo carpigiano Olivo Barbieri tra gli artisti internazionali selezionati per la mostra “Italia in-attesa. 12 racconti fotografici” allestita fino al 13 giugno a Roma a Palazzo Barberini come archivio visivo dell’Italia durante la pandemia.

L’esposizione, promossa dal Mibact e curata da Margherita Guccione, Carlo Birrozzi e Flaminia Gennari Santori, presenta i lavori fotografici di 12 autori, invitati a raccontare il vuoto e la sospensione nella vita ordinaria durante il Covid, sondando di volta in volta paesaggi urbani ed extra-urbani, siti e luoghi della cultura della Penisola.

Barbieri ha introiettato l’idea di sospensione riprendendo dei particolari della Camera Picta o Camera degli Sposi affrescata da Andrea Mantegna tra il 1465 e il 1474. Con “La camera degli sposi Palazzo Ducale Mantova. Un racconto silenzioso” (2020), il fotografo carpigiano, classe 1954, propone una riflessione sui meccanismi della percezione e della rappresentazione che intercetta sia la sensazione di “un tempo senza alcun desiderio” di cui parla il poeta giapponese Masaoka Shiki, che una possibile proiezione nel futuro che rimanda al suo film “site specific” Shanghai 04 (2004).
 

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