Le superiori torneranno sui banchi il 25 gennaio

Niente lezioni in presenza per le scuole superiori fino al 25 gennaio. L’aumento dei contagi – con gli esperti che prevedono un possibile innalzamento della curva epidemiologica anche nei prossimi giorni – ha fatto prendere questa decisione alla Giunta regionale. Fino al 24, quindi, rimarranno aperte in presenza solo le scuole materne, elementari e medie, mentre alle superiori le lezioni proseguono al 100 per cento con la didattica a distanza. 

 

"La situazione pandemica certo non migliora, in Emilia-Romagna e nel Paese – afferma l’assessore regionale alle Politiche per la salute, Raffaele Donini – come dimostrano i nuovi dati contenuti nel report settimanale dell’Istituto superiore di sanità e della Cabina di regia, che portano la nostra regione a entrare in fascia di rischio arancione da domenica 10. E rimangono troppe incertezze rispetto alla possibile evoluzione, in un contesto europeo fortemente critico, verso il quale anche l’Italia potrebbe tendere in assenza di ulteriori misure restrittive, come ha ribadito ancora oggi l’Iss, dopo valutazioni analoghe fatte già nei giorni scorsi dal ministro della Salute nel confronto con le Regioni. La curva epidemiologica sale e con essa anche il livello di saturazione dei reparti di terapia intensiva. Oltre alla campagna vaccinale bisogna promuovere ogni sforzo per abbassare il numero dei contagi. Solo nei prossimi giorni, con la verifica dell’impatto delle misure adottate durante le festività, avremo un quadro più chiaro e potranno essere prese ulteriori decisioni. Ora è necessario applicare il principio della massima prudenza e precauzione, lo stesso scelto dalle regioni in procinto di entrare in fascia arancione e da numerose anche in fascia gialla”.

La Giunta regionale, guidata dal presidente Stefano Bonaccini, ha inoltre convenuto sul fatto che tutto il personale della scuola, docente e no, debba rientrare al più presto nella campagna vaccinale anti-Covid, ricevendo la somministrazione delle dosi necessarie subito con l’avvio della fase che segue l’attuale, riservata al personale sanitario, a operatori e degenti delle Cra, proprio per garantire le condizioni di massima sicurezza.