La febbre spagnola, prima moderna pandemia
Tra il 1918 e il 1920 si calcola che abbia provocato in tutto il mondo fra i 10 e i 50 milioni di morti
Strani corsi e ricorsi epidemici, per Carpi. Nella ricostruzione del numero scorso della peste bubbonica del 1630 si ricordava come i primi decessi si fossero verificati prima a Novi e poi a Budrione. Poco meno di tre secoli dopo, il 20 settembre 1918, il parroco di Budrione don Modesto Bordini scrive al Regio commissario che in soli due giorni tre persone della famiglia Marzi sono morte e altre tre risultano gravemente ammalate. “Erano probabilmente le prime avvisaglie – scrive Fabio Montella nel suo saggio “La guerra e la trasformazione dell’assistenza ospedaliera” (in “Carpi, fronte interno 1915-1918”, Modena 2014) – dell’influenza spagnola, una nuova emergenza sanitaria che alla fine della guerra colpì anche Carpi come gli altri centri della provincia”. Su quella forma di influenza pandemica lo stesso Montella ha pubblicato in questi giorni, scaricabile da Amazon kindle, uno studio dal titolo “L’influenza spagnola in Emilia Romagna” che, come si può ben capire, ha sollevato notevole interesse, tant’è che presto diventerà un libro.