Due incontri online nell’ambito del progetto europeo

Emoundergrounds, al via il dialogo sul futuro culturale e produttivo di Carpi

Rientrano nell’ambito del progetto europeo Emoundergrounds (Emozioni del sottosuolo) le due giornate di confronto tra i protagonisti della filiera turistica e produttiva carpigiana organizzate dal Comune di Carpi e svoltesi online lo scorso febbraio.

Grazie al bando Emounderground il Comune è riuscito a farsi ammettere ai finanziamenti riservati dal programma internazionale Adrion alla valorizzazione turistica di regioni degli Stati che si affacciano sul mare Adriatico: l'Italia, con le regioni della costa orientale, ma anche Grecia, Croazia, Slovenia, Albania, Bosnia Erzegovina e Montenegro. Tant'è che capofila per l'Italia è il Comune di Nardò, in provincia di Lecce.

Il progetto con il quale si è candidata Carpi, vale a dire installazioni in 3D per la valorizzazione e la conoscenza dei complessi monumentali finora in restauro – Torrione e palazzo Pio, in particolare il suo ingresso quattrocentesco dominato dalla figura del Guerriero – otterrà un contributo di 360 mila euro. Carpi è riuscita a entrare grazie al fatto che Emounderground punta a valorizzare le "emozioni sotterranee” di castelli, rocche e palazzi: e sia la sala del Guerriero in palazzo Pio che parte del Torrione si trovano, appunto, nel sottosuolo.

“Emoundergrounds si inserisce in altri momenti di confronto interni alla città di Carpi – osserva Giovanni Lenzerini, dirigente del settore Cultura, Turismo e Promozione di Carpi –. Risulta evidente, su più tavoli, anche diversi, la necessità di costruire un'unica rete tra vari settori e soggetti del territorio, in grado di mettere adeguatamente in valore l'anima manifatturiera di Carpi, tra i principali patrimoni culturali che possediamo e capace di fare sintesi tra le diverse forze della città”.

Potenziamento dei servizi turistici e creazione di un sistema di aggregazione pubblico-privato; ma anche applicazione di nuove tecnologie e modelli capaci di attrarre e fidelizzare (anche a distanza) i diversi pubblici del territorio, all'interno di un unico disegno armonico. Questi i temi ripresi da un primo incontro, avvenuto nell’ottobre 2020, e posti nuovamente al centro del dibattito che ha visto come interlocutori amministratori, fondazioni e associazioni di categoria, locali e nazionali.

“Da tempo, come Giunta – commenta Davide Dalle Ave, assessore alla Cultura del Comune di Carpi – stiamo ragionando sul potenziamento di un contenitore come Palazzo dei Pio, già in grado di attrarre turismo artistico, ma anche turismo della memoria e non solo. Mostre come quelle dedicate alle fotografie di moda, dimostrano che è possibile insistere su una vocazione storica della nostra città, che integra cultura, commercio e attività manifatturiere. Un progetto internazionale come questo deve essere uno strumento per farci riflettere in maniera più ampia e complessiva, spingendoci a trovare soluzioni condivise, innovative e strategiche”.

Gli incontri si sono conclusi con una proposta finale, unanimemente accolta: l’elaborazione di un protocollo su policy e buone pratiche, che tenga conto delle criticità e delle soluzioni sperimentate a livello territoriale. Il documento, successivamente, verrà condiviso in chiave internazionale ai partner di progetto.