Al Corso le mani umane nel saccheggio del pianeta

Arriva in città il potente documentario canadese “Antropocene - L’epoca umana” che sta attraendo attenzione mediatica e grande afflusso di pubblico ovunque, perché trasporta lo spettatore in un viaggio suggestivo e scioccante al tempo stesso. Il focus di questo docufilm è il racconto dell’epoca geologica attuale, caratterizzata da un’influenza degli esseri umani sulla Terra e i suoi processi che supera tutte le altre forze naturali combinate. Il documentario ha richiesto quattro anni di lavorazione durante i quali i filmaker Jennifer Baichwal, Nicholas de Pencier e Edward Burtinsky hanno girato per venti paesi (dall’Africa alla Russia, dal Cile alla Germania fino all’Italia), luoghi distanti ma accomunati dal disastro che stiamo causando all’ecosistema terrestre, da quello atmosferico a quello geologico. “Antropocene” è il terzo lungometraggio di una trilogia iniziata nel 2005 (e che include “Manufactured Landscapes” e “Watermark”) e fa parte di un progetto multidisciplinare più complesso che comprende anche mostre e installazioni visibili fino al 5 gennaio 2020 al Mast di Bologna. Il film sarà proiettato al cinema Corso in due repliche, una mercoledì 27 novembre e l’altra mercoledì 11 dicembre alle 21,15. In occasione della prima saranno presenti in sala Michele Crocchiola, direttore della fondazione Stensen di Firenze (l’associazione culturale che ha acquistato i diritti dell’opera per l’Italia e che da mesi ne sta promuovendo la diffusione sull’intero territorio nazionale), oltre che Alice Seidenari e Chiara Zanoli, due giovanissime rappresentanti carpigiane di Fridays for Future, l’associazione nata sulla scia dei sit-in di Greta Thunberg che anche nella nostra città sta sensibilizzando la popolazione sulla salvaguardia del pianeta.