Quanti carpigiani e solieresi coinvolti nella truffa dei diamanti
"Carpi e Soliera sono state, proporzionalmente agli abitanti, zone molto "colpite" dalla cosiddetta "truffa dei diamanti", quella che ha coinvolto diversi istituti di credito, ha provocato il fallimento della Intermarket Diamond Business (IDB) che proponeva investimenti favolosi in diamanti e ha fatto disperare tanti investitoti". Lo afferma Marzio Govoni, responsabile provinciale di Federconsumatori commentando i dati a livello regionale forniti dalla sua associazione: "sono stati 2.521 i cittadini che si sono rivolti a Federconsumatori - attesta una nota di Federconsumatori Emilia Romagna - per ottenere risarcimenti, in particolare a Modena (1370) e Reggio (951). Per quel che attiene a Unicredit, MPS e altre banche il percorso degli assistiti da Federconsumatori è stato relativamente breve, con l'ottenimento del risarcimento integrale dell'investimento. Invece, per quel che riguarda BPM (già BSGSP), il percorso è stato lungo e complesso. Sono stati 2 mila 150 i clienti di BPM seguiti dalla nostra associazione in Emilia Romagna nel corso degli anni". "Dei 1.370 modenesi (somma dei clienti di tutte le Banche coinvolte) erano 220 i carpigiani, solieresi, novesi e campogallianesi – dice Govoni –. Della sola BPM abbiamo seguito 1.144 persone; circa 170 risiedono nei tre comuni. La filiale solierese di BPM è stata molto attiva nel proporre diamanti. Ovviamente questi sono solo i numeri di Federconsumatori, non rappresentano il totale dei soggetti truffati complessivamente, anche se noi di Federconsumatori siamo stati largamente i più coinvolti nel tutelare gli interessi di questi cittadini".