Che cosa c'è dietro lo scontro tra Alberto Bellelli e il CdA di Aimag

Una politica pavida contro la voglia d'impresa

Partita grossa, quella che si sta giocando intorno alla autorizzazione ad Aimag a prender parte alla gara per acquisire Unieco Holding Ambiente (Uha), con le relative partecipate e controllate. Mentre pare escluso un passaggio in Consiglio comunale, come pure dovrebbe avvenire, trattandosi di valutazione patrimoniale e come stanno facendo gli altri Comuni fra cui Mirandola, dall’interno della multiutility è partita una replica veemente alla bocciatura della partecipazione da parte del Collegio dei Revisori del Comune di Carpi. La replica, affidata a una lettera spedita a tutti i Sindaci, segnala che il Consiglio di Amministrazione dell’azienda non ci sta e si ribella all’idea di un parere sfavorevole espresso da un Collegio di contabili e legali (ma altri Collegi con altri Revisori di altri Comuni si sono espressi diversamente) su un progetto che è innanzitutto di espansione e crescita industriale. Il minimo che deriverà dal braccio di ferro è che il rapporto tra il maggior azionista di Aimag e l’attuale CdA, in scadenza nel giugno prossimo, si trasformerà in un cumulo di macerie fumanti. Il che potrebbe aprire la strada ad avvicendamenti, per ora imprevedibili, ma intorno ai quali si attorciglieranno di certo i destini di più di un politico di professione.

 

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