Rendiconto 2018 con oltre 3 milioni di avanzo

All’ultimo Consiglio va in scena il rimpianto per i soldi non spesi

L’ultimo Consiglio comunale del mandato amministrativo 2014-2019? Lo si potrebbe chiamare “il Consiglio dei rimpianti”. Non c’è altra definizione, infatti, per un consesso civico costretto a constatare – come ha sottolineato la consigliera dei 5 Stelle, Monica Medici – che la Giunta, pur avendo i soldi necessari, non è riuscita a restituire alla città il tempio monumentale di San Nicolò (“È stato più bravo il Vescovo con la Cattedrale”, ha chiosato). Aggiungendovi le risorse stanziate e non spese per completare il recupero del Palazzo dei Pio e altri quattro milioni di opere non realizzate, si spiegano così i 7 milioni di avanzo in quota investimenti con i quali si è chiuso l’esercizio finanziario 2018. Quella che l’esponente pentastellata ha chiamata “incapacità dimostrata”, contrapponendola alle virtuose “economie di spesa” vantate invece dall’esecutivo, ha segnato la linea di demarcazione tra minoranze e maggioranza, al momento di votare il rendiconto dello scorso anno, passato con il sostegno del solo Pd, contrari 5 Stelle, Carpi Futura e Forza Italia.

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