Si torna a studiare ma resta la provvisorietà

In una lettera invito spedita giorni fa, il Vicario generale della Diocesi, monsignor Gildo Manicardi, annuncia l’imminente presentazione – fissata per la mattinata del 12 settembre prossimo presso il Museo diocesano di Sant’Ignazio – del “Laboratorio Teologico Realino della Diocesi di Carpi”, istituzione di cultura teologica posta in continuità, anche nella scelta del nome, con la “Scuola di Formazione Teologica Diocesana San Bernardino Realino” che ha cessato di esistere nel 2018. Nel corso dell’incontro di presentazione, spiega monsignor Manicardi, si traccerà un bilancio del cammino teologico della Chiesa di Carpi nel dopo Concilio Vaticano II e nel contesto della ricostruzione post sisma e della pandemia tuttora in essere. L’intento dell’istituzione è invece quello di ravvivare “le speranze e le aspettative di nuovi dinamismi” raccolti nel termine “Laboratorio teologico” e soprattutto “... nella consapevole, triplice determinazione per l’evangelizzazione, l’inculturazione e il dialogo interreligioso”. L’idea dell’incontro di presentazione, spiega sempre monsignor Manicardi, è stata di Brunetto Salvarani che sarà fra i relatori della mattinata (“Il cammino della teologia nella Diocesi di Carpi dal Vaticano II a oggi” il titolo del suo intervento) insieme allo stesso Vicario, che spiegherà le ragioni della nuova iniziativa, e a Federico Badiali, docente di Teologia sistematica presso la Facoltà teologica dell’Emilia Romagna (Fter) che parlerà di “Teologia dell’evangelizzazione in una chiesa in uscita”. Lo staff del “Laboratorio Realino”, oltre che dai tre relatori, comprende Maurizio Marcheselli, che ne assumerà la direzione, Luca Baraldi con la qualifica di “direttore locale” e Paolo Vincenzi per la segreteria.