Rovereto: Sagra senza sacro né fuochi
Sarà una Sagra poco sacra, quella che – intitolata a San Luigi – si tiene da sempre a Rovereto nell'ultimo week end di agosto (quest'anno sabato 29 e domenica 30. Poco sacra e meno illuminata, se è vero che le misure anti assembramento per il Coronavirus imporranno anche la rinuncia al grandioso spettacolo pirotecnico del lunedì per il quale Rovereto è sempre andata famosa in tutta la provincia. L'attenuazione del tratto religioso della Sagra si deve a una scelta del parroco, don Andrea Zuarri: quella di far coincidere messa e processione con il giorno dedicato a san Luigi, che è il 21 giugno. «E' un orientamento preso fin dallo scorso anno, quando l'Amministrazione comunale, visto che gli spazi a disposizione non permettevano di allestire il luna park, ha spostato l'area della manifestazione dietro il campo sportivo. La parte di culto, dunque, si terrà il giorno di san Luigi, mentre di quella fieristica si occuperà un gruppo di giovani che stiamo facendo crescere in parrocchia da qualche anno. Si fanno chiamare Qui dal Vrè e si appoggeranno alla locale Polisportiva per i vari spettacoli in programma e per gestire gli stand gastronomici».
La scelta di don Zuarri è stata accolta da qualche malumore, visto che c'è chi lamenta il mancato coinvolgimento dei parrocchiani, se non addirittura una spaccatura prodotta nel popolo dei fedeli. Ma secondo il parroco è stata piuttosto una decisione provvidenziale perché avrebbe permesso di organizzare e gestire con il circolo Anspi collegato alla comunità parrocchiale due settimane di centro estivo, pur nelle difficoltà legate al Coronavirus. E, fanno osservare sempre i critici, nel non elevatissimo numero di bambini coinvolti.