Il prete rock torna a Verona?

E' arrivato a Carpi tre anni fa e dall'ottobre del 2017 è parroco di Budrione e di Migliarina: don Michele Zampieri, sacerdote veronese classe 1974, ribattezzato "prete rock" per le sue preferenze musicali, ha però concluso il suo periodo di "missione" a Carpi e sarebbe in procinto di ritornare alla sua Diocesi d'origine, quella di Verona e la cosa già agita i parrocchiani delle due frazioni di Budrione e Migliarina. Don Michele, infatti, in questi tre anni, ha saputo farsi voler bene e la sola idea che debba andarsene ha procurato sconcerto fra i fedeli. "Ha passato questi tre anni in un container, visto che la canonica dopo il sisma non è stata ancora ripristinata e i lavori sono ancora in corso - affermano i fedeli di Budrione -; quello che ha fatto per la comunità fino ad oggi è stato impagabile. Siamo convinti che anche a lui dispiace moltissimo dover lasciare a metà l'opera intrapresa". Ma don Michele non è un sacerdote della Diocesi di Carpi, è stato ottenuto "in prestito" (il termine tecnico ecclesiale in realtà è "fidei donum") dall'allora vescovo di Carpi, monsignor Francesco Cavina, dalla Diocesi di Verona con la quale aveva buoni rapporti. E, dopo tre anni, i sacerdoti "fidei donum" dovrebbero tornare alla Diocesi di appartenenza a meno che quest'ultima non ritenga di poter rinnovare la concessione. "Riteniamo don Michele un ottimo sacerdote - assicura monsignor Ermenegildo Manicardi, vicario generale della Diocesi di Carpi - e pensavamo anche di affidargli altri incarichi in Diocesi, oltre a quello di parroco di Budrione e Migliarina. Ho personalmente contattato la Diocesi di Verona per richiedere il rinnovo della concessione, cosa che ha trovato d'accordo anche monsignor Erio Castellucci, arcivescovo di Modena ed amministratore apostolico della nostra Diocesi. Siamo in attesa fiduciosi di una risposta. So delle preoccupazioni dei fedeli di Budrione con i quali ho anche avuto un incontro. Visto che Verona non ha ancora risposto alle nostre richieste sono fiducioso.