Per don Erio si sussurra di un destino romano

Diocesi Carpi e Modena accorpate, ma chi sarà il Vescovo di entrambe?

Lo si era anticipato nell’ultima newsletter di Voce: sono giorni decisivi, questi, per il futuro della Diocesi di Carpi. Le voci che si rincorrono nell’Arcidiocesi di Modena, il recente viaggio compiuto a Roma dall’arcivescovo Erio Castellucci, insieme al cardinale Matteo Zuppi, arcivescovo di Bologna, l’udienza concessa loro dal nunzio apostolico in Italia, l’arcivescovo Tscherring: tutto lascia supporre che il dilemma “accorpamento con Modena o nuovo Vescovo di Carpi” si stia avviando verso una soluzione. Che sarà proprio l’unificazione con l’Arcidiocesi di Modena, molto probabilmente mai in discussione nell’anno abbondante trascorso dalle dimissioni di monsignor Francesco Cavina, visto che rientra pienamente in quel disegno di riduzione del numero delle Diocesi italiane che papa Bergoglio sostiene da sempre. Semmai, sono i modi dell’accorpamento che restano tuttora da definire, a partire dalla figura che lo interpreterà. Che potrebbe essere l’arcivescovo di Modena, monsignor Erio Castellucci, già investito dell’incarico di amministratore apostolico per la Diocesi carpigiana. Non è tuttavia neppure da escludere la designazione di una figura nuova, chiamata ad assumere la guida di un territorio diocesano molto vasto, coincidente con l’intera provincia di Modena, ma con parrocchie anche nel bolognese e nel reggiano.

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