Bagno di folla per monsignor Cavina per l'Assunta concelebrata con monsignor Castellucci
Bagno di folla di fedeli per la celebrazione ferragostana della Madonna Assunta, quest'anno presieduta da ben due vescovi: monsignor Francesco Cavina, vescovo diocesano dimissionario, e monsignor Erio Castellucci, arcivescovo di Modena e attuale amministratore apostolico della Diocesi di Carpi.
C'era molta attesa per questo rientro non previsto, seppure temporaneo, in Diocesi di monsignor Cavina dopo le sue dimissioni a sorpresa dalla sede episcopale carpigiana. E il presule non ha mancato, al termine della celebrazione religiosa, di togliersi un sassolino dalla scarpa. Dopo aver ringraziato monsignor Castellucci dell'invito a partecipare alla processione tradizionale dell'Assunta il che gli ha consentito di rivedere e salutare tanti amici, Cavina ha svolto una omelia sulla traccia della prima lettura della celebrazione, imperniata su un passo dell'Apocalisse in cui sembra che il male trionfi mentre in realtà "il male sarà inevitabilmente sconfitto" anche se i fedeli dovessero "attraversare una valle oscura".
Il suo discorso è stato salutato da un lungo applauso da parte dell'assemblea ed è a questo punto che monsignor Cavina ha trovato il coraggio di "dire una sola cosa cattiva" riferita alla vicenda che lo ha visto involontariamente coinvolto (e che ha portato ad una inchiesta giudiziaria in massima parte archiviata in sede istruttoria) e cioè, rivolto ai fedeli: "Alla luce di quanto ho appena detto, pensate proprio che io potessi mettere a repentaglio la mia anima e la mia reputazione per 11 mila euro?". Aggiungendo: "Sono certo che di tutto il mio discorso, la stampa riporterà solo questa mia ultima frase".
Evidentemente monsignor Cavina conosce bene "la stampa" (da lui sovente demonizzata) e i suoi meccanismi e che quindi il suo "sfogo" pronunciato dall'ambone non sarebbe passato inosservato.
