Vigne vecchie fa vino nuovo
Si chiama “Vigne Vecchie” il nuovo vino lanciato sabato scorso dalla Cantina di Santa Croce, un lambrusco di nuova concezione ma nel solco della migliore tradizione vinicola di casa nostra. Michele Rossetto, da circa due anni enologo responsabile della Cantina, ne racconta le specificità: «Un lambrusco prodotto con uve raccolte esclusivamente a mano in vigneti di proprietà dei nostri soci conferenti con piante che vantano almeno quaranta anni di produzione. Pochi solfiti, un gusto abboccato secco. L’abbiamo realizzato facendo fermentare in un primo tempo il mosto con la buccia dei chicchi, cosa che di solito non avviene, passando successivamente in autoclave il prodotto per le ulteriori lavorazioni». Ne è uscito un lambrusco “diverso”, antico e moderno al tempo stesso, imbottigliato in un primo momento in soli ottomila pezzi. «Contiamo di effettuare una ulteriore tornata di imbottigliamento e forse anche due – assicura Rossetto – per giungere al massimo ad una produzione annua selezionata di ventimila bottiglie». Al primo giorno di presentazione, presso la nuova show room della Cantina di Santa Croce, il responso del pubblico è parso positivo. Un altro tassello ben riuscito nella strategia commerciale della Cantina di Santa Croce che può contare sulla offerta di una ampia gamma di prodotti e che punta su un allargamento del suo mercato di riferimento senza dimenticare la tipicità delle uve lavorate e la qualità dei vini offerti alla clientela. Occorrerà ricordare che i vini della Cantina di Santa croce mietono ogni anno numerosi e ambiti riconoscimenti nell’ambito del settore enogastronomico.